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La sesta malattia: cos’è?

Eccola qui la misteriosa. Arriva in primavera o in autunno e si chiama come un agente segreto, con un numero: sesta malattia. Colpisce i bambini molto piccoli, dai 6 mesi ai 2 anni, porta febbre anche molto alta, convulsioni, infezioni delle vie respiratorie e poi solo dopo che a febbre è passata, compaiono le macchie tipiche della malattie esantematiche che permettono anche ai pediatri di capire che la febbre dei giorni precedenti era dovuta proprio alla sesta malattia.

Le malattie esantematiche sono infatti tutte quelle in cui si presentano delle eruzioni cutanee, quasi sempre macchie rossiccie sulla pelle, di diversa consistenza e grandezza; questa è la sesta che è stata diagnostica dagli scienziati e forse non avevano più fantasia per darle un altro nome come le 5 precedentemente scoperte tra cui la scarlattina (prima malattia) e il morbillo (seconda malattia). Anche la varicella che venne scoperta dopo ha un nome più preciso, che è il nome del virus da cui è causata, invece questa è denominata solo con un numero! Curiosità della scienza medica! 🙂

Di macchie simili abbiamo parlato già tante volte nei nostri articoli, di quelle più famose come il morbillo o la varicella, o di quelle meno comuni come la malattia bocca-mani-piedi.

La febbre che è la cosa che spaventa di più tutti i genitori non dura mai più di 3 giorni, per questo questa malattia è chiamata anche “febbre dei 3 giorni”. Naturalmente si confonde spesso con altre malattie esantematiche come il morbillo e la rosolia. Come queste è provocata da un virus: l’Herpes virus 6, che esiste in due forme e ciò significa che si può contrarre anche due volte.

E meno pericolosa della rosolia e del morbillo, né c’è un vaccino dato che è più rara che si presenti, di solito però se la prende un bimbo all’asilo nido, dato che è virale, e facile che la prendano anche i compagni tramite uno starnuto o un colpo di tosse.

Anche la cura è legata solo a monitorare e controllare la febbre, specie se questa provoca le convulsioni, che sono normali nei bambini con la febbre alta, ma che certo spaventano molto e non bisogna mai sottovalutarle. Parlarne sempre con il pediatra o andare al pronto soccorso se ci sono episodi.

Le macchie invece che compaiono dopo la sparizione della febbre sono innocue e anche meno irritanti e pruriginose di altre di malattie simili, ma certo tenere la pelle fresca o fare un bagnetto in amido di riso o/e impacchi di camomilla farà rilassare sicuramente il nostro bambino, specie dopo lo stress della febbre dei giorni prima. E forse anche per la mamma che si sarà spaventata tanto nei giorni prima, potrebbe essere un toccasana un bel bagno col suo bambino.

Insieme con una bella passeggiata al parco, tanto quando compaiono le macchioline su braccia, collo e torso non si è più infettivi e si può uscire.

Così ha fatto la mia amica Mariateresa, che dopo aver discusso con la pediatra che non capiva cosa avesse il suo secondogenito di neanche un anno, avendo solo febbre alta e ancora nessuna macchia; finalmente dopo 3 giorni si è tranquillizzata e ha lasciato il primo figlio di 3 anni, anche lui con la febbre (normale) a casa con la nonna e si è concessa una passeggiata e una boccata d’aria.

“Prima ti becchi il febbrone e non sai cosa aspettarti…”
mi racconta la mia amica. Quindi prima tanta paura, poi alla comparsa delle macchie, tanto sollievo! Tanto sono le solite macchie rossiccie, fastidiose ma che compaiono e scompaiono velocemente da un punto all’altro del corpo e che non lasciano segni.

Insomma neanche con l’arrivo della primavera le mamme vedono la fine delle malattie del lungo inverno, anche quando il tempo diventa più mite, il virus è sempre pronto a colpire in qualche altra maniera fantasiosa!