Gravidanza, complesso TORCH: di cosa si tratta?

Il complesso TORCH è l’ acronimo di un insieme di patologie infettive che influenzano notevolmente l’ andamento della gravidanza se contratte dalla futura mamma, con non poche conseguenze pericolose per il feto.

Gli agenti patogeni in questione sono il Toxoplasma gondii, il Virus della Rosolia, il Citomegalovirus e l’ Herpes Simplex, oltre che altri agenti infettivi dalla sifilide all’ HIV, dal virus Varicella Zooster all’ epatite B (per cui esistono precise direttive volte alla prevenzione).

Si prevede quindi lo screening che consiste in un semplice prelievo ematico affinché possa esservi il dosaggio sierico delle IgG e delle IgM. Si tratta delle immunoglobuline G ed M, cioè gli anticorpi che si attivano per contrastare i patogeni e ciascuno dei due è serbatoio della storia immunitaria della persona.

Infatti, attraverso la reazione anticorpale, si ottiene la positività o la negatività che testimoniano la presenza di un’ infezione in atto, recente, remota o, ancora, che non è mai stato verificato alcun contatto con uno dei vari microrganismi presi in considerazione.

La toxoplasmosi è una malattia infettiva che talvolta può essere associato a lieve malessere (febbre e mal di gola) ed è così diffusa che molte persone la contraggono senza accorgersene. Se l’ esame è positivo non è necessario ripetere il prelievo in gravidanza come è invece necessario fare nel caso di una negatività del risultato. La prevenzione si basa proprio su norme igienico – alimentari specifiche, come evitare carni e verdure crude o anche limitare il contatto con gatti (depositari nelle proprie feci del parassita).

La Rosolia è una delle più frequenti tra le malattie esantematiche infantili. Se l’ esame è positivo, allora si è immuni. Nel momento in cui dovesse presentarsi negatività del test allora è importante effettuare un controllo minuzioso proprio nei primi tre mesi di gravidanza per le notevoli conseguenze negative sul feto.

Il Citomegalovirus appartiene alla famiglia degli Herpes Virus e, fortunatamente, più della metà delle donne è immune già precedentemente all’ insorgenza della gravidanza. Il controllo del CMV è importante perché il feto può presentare microcefalia, sordità, epatomegalia, splenomegalia e ritardo mentale.

L’ Herpes Simplex appartiene ad un gruppo virale mosto vasto e nonostante ciò solo pochissimi neonati devono affrontare al momento della nascita tale infezione. Si tratta proprio delle infezioni alle vie genitali che se presenti durante il parto danno un rischio considerevole di trasmissione verticale perinatale. Infatti l’ infezione, in questo caso, può essere scongiurata attraverso il parto cesareo. Le conseguenze neonatali possono andare da problematiche del sistema nervoso centrale, alla sepsi e coinvolgimento di polmoni, reni e fegato.