Il pianto per l’adulto è l’espressione di un sentimento negativo di sconforto e dolore, mentre per il neonato non sempre è così. Il pianto è per lui piuttosto l’unica forma di comunicazione con la quale esprime tutti i suoi bisogni non necessariamente accompagnati da dolore o disperazione. Il fatto che il suo pianto sia frustrante per un genitore e che risuoni come una specie di “allarme da spegnere” ha una funzione biologica, perché garantisce a questi cuccioli un tempestivo soddisfacimento dei bisogni e quindi il loro benessere e la loro sopravvivenza.
Quindi, un neonato col pianto può volerci dire tante cose: che ha fame, che ha freddo o caldo, che è infastidito dal pannolino sporco, che vuole sentire l’odore e il contatto con la mamma, che non ama un particolare rumore, che non sopporta il cappellino di lana, che ha il raffreddore o le colichette. Alle volte è semplice interpretare il suo pianto, altre volte no. La prima cosa da fare è accertarsi che non abbia fame, che non sia da cambiare e che la temperatura sia giusta per lui. Escluse queste tre condizioni ecco altre 5 possibili soluzioni per calmare il suo pianto
- Offrirgli un contatto pelle a pelle
- Il bagnetto
- Il massaggio anticoliche
- Accendere la musica
- Accendete il Phon o la lavastoviglie, sperimentate cioè anche i famosi rumori bianchi o White Noise.
A volte prenderlo in braccio e cullarlo non basta, perché il neonato ha bisogno di sentire un contatto diretto con la pelle della mamma e il suo odore. La prima cosa che potete provare a fare quindi è la marsupioterapia, cioè distendere il neonato nudo o con il pannolino sul vostro seno o sul ventre nudo e legarlo a voi con un lenzuolo incrociato dietro la schiena, con delle fasce apposite.
Questa è un altra possibile soluzione calmante. L’importante è riscaldare bene l’ambiente per evitare che senta freddo e peggiorare la situazione. Potete anche unire il pelle a pelle e il bagnetto immergendovi insieme in vasca.
Se il bambino soffre di aria nella pancia tenderà a flettere le gambine sul petto. In questo caso provate a massaggiare il pancino in senso orario partendo dalle ore 6, esercitando una lieve pressione, oppure appoggiatelo a pancia in giù sul vostro avambraccio con la testina nell’incavo del gomito, rivolta verso l’esterno.
Tutti i neonati adorano una canzone in particolare, a volte perché la mamma l’ha ascoltata in utero, altre volte senza nessuna ragione. Cercate la sua canzone preferita. Alcuni studi hanno dimostrato che la maggior parte dei neonati apprezza molto la musica di Mozart.