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Infertilità maschile: lo spermiogramma

L’infertilità di coppia è attribuibile per il 35% dei casi alle donne e per il 35% dei casi agli uomini e si parla in tal caso di infertilità maschile. Nel restante 30% dei casi le cause sono attribuibili a entrambi oppure rimangono sconosciute, cioè senza condizioni cliniche riscontrate agli esami.

Lo spermiogramma è l’indagine di elezione per escludere l’infertilità maschile. Si tratta di un esame semplice di laboratorio che consiste nel prelievo di un campione di sperma in un contenitore sterile, da consegnare al laboratorio nel più veloce tempo possibile, al massimo entro un ora. Alcuni accorgimenti sono un lavaggio accurato delle mani e da due a sette giorni di astinenza dall’attività intima prima dell’esame. Il campione durante il trasporto va tenuto a temperatura ambiente non superiore a 37 gradi e non inferiore a 20.

Una volta giunto al laboratorio il campione verrà allora analizzato al microscopio dove si valuterà il numero e la concentrazione di spermatozoi vivi, la loro motilità e la loro forma e la quantità del campione. Si parla allora di oligospermia quando la quantità di spermatozoi vivi è ridotta rispetto ai valori normali, di astenospermia quando è ridotta la loro motilità, di teratospermia quando si ritrovano anomalie della forma in valori superiori alla norma. Nella condizione di azoospermia c’è la totale assenza di spermatozoi nel liquido seminale e questa condizione configura pienamente la sterilità.

La diminuzione della quantità complessiva di eiaculato si chiama ipospermia mentre una quantità eccessiva si chiama iperspermia. Talvolta è possibile ritrovare più parametri alterati ed è necessario stabilire una terapia farmacologia e migliorare lo stile di vita. E’ di grande aiuto in questi casi una alimentazione ricca di carotenoidi, l’abolizione dell’alcol, del fumo e delle droghe e una sana attività fisica.

Esistono condizioni passeggere che possono alterare momentaneamente la qualità e quantità dello sperma, come una infezione all’epididimo, la febbre superiore a 38° e l’utilizzo di alcuni farmaci come quelli antitumorali, o steroidi e anabolizzanti utilizzati per aumentare la massa muscolare. Altre cause non passeggere invece possono essere un varicocele o un cancro al testicolo. In ogni caso è sempre opportuno indagare le cause con ulteriori esami secondo prescrizione medica.