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Cosa fare quando il bambino accidentalmente ingerisce qualcosa di nocivo

I bambini, si sà, sono imprevedibili e aggiungerei anche velocissimi quando si tratta di combinare quelle marachelle di cui sono maestri indiscutibili. Ma basta un attimo di distrazione che…presto fatto! Ci ritroviamo un vaso rotto, la nostra pianta preferita sradicata, il succo di frutta rovesciato sul tappeto nuovo.

Nessuna di queste eventualità, così come anche altre, ha dell’irreparabile e probabilmente con una ramanzina e un colpo di straccio tutto sarà risolto. Il problema si pone quando in quei millesimi di secondo di distrazione, quando cioè voltiamo le spalle per un attimo, il bimbo combina qualcosa di ben più grave, come ad esempio ingerendo un detersivo o qualche altra sostanza dannosa, che potrebbe essere davvero letale.

Vedremo ora come comportarsi per fronteggiare questa eventualità. La prima cosa da fare innanzi tutto è quella di risolvere il problema a monte e cioè evitando di tenere a portato di mano tutto quanto potenzialmente pericoloso per i nostri bambini. Perché si sa prevenire è meglio che curare. Quindi tenere i detersivi e altri prodotti dannosi sotto chiave e in armadietti che non siano a portata di mano del piccolo esploratore.

Per identificare un prodotto come dannoso e velenoso basta osservare i simboli sulle etichette a al limite. Se l’etichetta è scolorita e non riuscite a leggerne le indicazioni, nel dubbio, fate sparire anche quello. Tenere a portata di mano il numero de centro antiveleni del proprio territorio. Non bisogna essere fobici, ma del resto quando si parla di bambini la prudenza non è mai troppa.

Nel caso di ingestione accidentale di sapone, rivolgersi al pronto soccorso, anche se non è una eventualità gravissima appunto per l’elevato rischio di ingestione di questi ultimi. Per questo motivo le aziende che li producono cercano di usare prodotti non eccessivamente nocivi e gli conferiscono un sapore poco gradevole per scoraggiare eventuali assaggi abbondanti.

Anche i detersivi ed altri prodotti hanno un sapore sgradevole, ma spesso purtroppo vengono ingeriti dai bambini. Questo tipo di incidente domestico è ben più grave perché alcuni oltre che velenosi sono anche corrosivi e quindi spesso letali e mortali come gli smacchiatori, sgorganti di tubazioni, antiruggine, pulitori di superfici dure in polvere e in crema.

Alcune sostanze che comunemente troviamo in casa raggiungono un gradi di pericolosità elevato se assunte in cospicue quantità come ad esempio: cerette depilatorie, inchiostro, dentifricio, schiuma da barba, bagnoschiuma, shampoo, acquerelli e tempere, creme e cosmetici, detersivo per piatti, detersivo per bucato, zampironi e piastrine anti-zanzara.

Tutte le altre sostanza presenti in casa, come per esempio: tinture, abbronzanti, solventi per unghie, insetticidi, prodotti per vetri, fertilizzanti, prodotti per inox e rame, prodotti di acquariologia, sono dannosissime, velenose e caustiche, e comune da tenere d’occhio. In caso ci sia ingestione accidentale, contattare subito il 118 o centro antiveleni, munirsi della confezione o flacone da cui proviene ciò che è stato mandato giù dal bambino.

Tutti dovrebbero tenere in casa una confezione di carbone attivo o di dimeticone da somministrare eventualmente al bambino solo dopo l’indicazione del medico dall’altra parte del telefono. Non somministrare queste due sostanze di propria iniziative. Non somministrare latte, perché potrebbe essere più dannoso che altro. Non provocare il vomito poiché nel caso di prodotto caustico potrebbe danneggiare ulteriormente stomaco e bocca, ustionandoli.

Non somministrare farmaci per cercare di contrastare i sintomi dell’avvelenamento, che possono essere: nausea. vomito, pallore, diarrea, vomito e crampi addominali, brividi, mal di testa, deficit della vista e perdita di coscienza. Altre sostanze, potenzialmente letali se ingerita da un bambino sono anche alcune che per noi adulti sono commestibili, ma che per loro sono poco tollerate. Ne sono un esempio l’alcool e la caffeina contenuta in diverse bevande energetiche.