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Come scegliere lo sport più adatto a nostro figlio

Sono molti i bambini che iniziano un’attività sportiva in concomitanza con la scuola, poi però durante l’anno lasciano lo sport scelto o perché troppo affaticati dai compiti e dall’ esercizio fisico pomeridiano o perché forzati o non realmente attratti da esso. Quindi è importante saper valutare, non solo in base alla predisposizione ma anche in base all’età, perché non tutti gli sport sono adatti ai bambini piccoli, anzi altri sono addirittura sconsigliati. Ecco quindi una guida adeguata che varia in base al tipo di attività e agli anni del bambino.

Nuoto: è consigliato a tutte l’età a partire da neonati con l’aiuto dei genitori, a 3 anni iniziano i corsi per i bambini e a 8 anni può esser fatto a livello agonistico. Considerato sport completo, il nuoto è importante anche per la coordinazione locomotoria, per combattere la paura dell’acqua e il sistema respiratorio.

Pattinaggio e ciclismo: adatti dai 4-5 anni. Sviluppano entrambi le capacità coordinative e l’equilibrio, ma restano comunque sport asimmetrici perché prediligono gli arti inferiori. Per il pattinaggio l’attività agonistica è consigliabile dai 7 anni, mentre per il ciclismo dai 12.

Atletica leggera: può esser cominciata solo sotto forma di gioco dai 6-8 anni perché il bambino fisicamente non può tollerare carichi e sforzi prolungati. Nell’organismo dei piccoli manca un’enzima che non permette di metabolizzare gli zuccheri perciò non è pronto a sostenere un certo ritmo con intensità. Quindi, fino all’adolescenza si può parlare di pre-atletica e solo dopo i 16 anni può esser svolta a livello agonistico.

Calcetto, basket e pallavolo: sono definiti “sport di situazione” ed essendo giochi di squadra hanno bisogno della comprensione delle regole da parte del bambino, così, prima dei 7-8 anni, si può svolgere solo il così detto “mini-calcio, mini-basket o mini-pallavolo” con campi adeguatamente piccoli. Restano comunque sport completi che migliorano la respirazione e la coordinazione neuro-muscolare.

Karate e Judo: la pratica delle arti marziali, richiede una certa forza fisica e coordinazione neuro-motoria raggiungibile dai 8-9 anni. Sono attività che insegnano la disciplina ed il rispetto per gli altri, sport utili per bambini che hanno bisogno di controllare la propria aggressività o per quelli più timidi.

Tennis e scherma: richiedono lo sviluppo e il coordinamento tattico degli arti superiori e perciò essendo sport asimmetrici possono esser incominciati verso i 7-8 anni, ma i corsi necessitano una preparazione iniziale per riequilibrare la simmetria. L’attività agonistica per il tennis inizia verso i 10 anni, mentre per la scherma dagli 8.

La Sip (Società Italiana di Pediatri) consiglia di far fare sport ai bimbi per combattere l’obesità infantile, ma lancia pure un monito per riuscire a far eseguire un giusto esercizio fisico, per evitare il noto “drop out” ossia l’abbandono dell’attività che notoriamente avviene a metà percorso. Perciò, alla luce di ciò che è stato scritto sugli sport sopra elencati, si consiglia vivamente prima di iscrivere il proprio figlio, di valutare le motivazioni per il quale il bambino decide di eseguire quella determinata attività.