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Rinite allergica: sintomi e cure

Il nostro bambino ha il raffreddore oramai da giorni, proprio non accenna a passare. Come se non bastasse ha il nasino gonfio, un muco continuo e respira a fatica tanto che la notte è costretto a dormire a bocca aperta (un’impresa per chi usa il ciuccio). Bene, anzi male: non ci troviamo di fronte a un comune raffreddore, ma molto probabilmente nostro figlio soffre di rinite allergica che si scatena quando il bimbo entra in contatto con sostanze alle quali è evidentemente… allergico. Altri sintomi sono il pruritio al naso e parecchi starnuti.

Si tratta di una forma allergica che si manifesta a cavallo della primavera, provocata soprattutto dai pollini come le graminacee, la parietaria, ma anche dalle spore di alcuni funghi come l’alternaria che scatenano l’allergia d’estate. Non dimentichiamo altri fattori come il pelo degli animali domestici, per esempio il micio di casa, e gli acari della polvere (sintomo tipico sono gli starnuti appena il bimbo si sveglia).

Prima di passare alla cura, c’è bisogno della diagnosi per accertare che si tratti davvero di rinite allergica. Se il bambino ha avuto anche episodi di dermatite atopica e se in famiglia qualche parente è allergico, c’è un’alta percentuale che si tratti proprio di quello. Ovviamente per fugare ogni dubbio sarà bene rivolgersi a un allergologo per eseguire i prick test (test allergologico cutaneo di fondamentale importanza per la diagnosi delle allergie respiratorie, alimentari e verso altri allergeni).

Come rimedi ‘immediati’ alla rinite allergica, nel caso il fattore scatenante si trovi in casa, bisognerà pulire approfonditamente, soprattutto la stanza dove il bimbo dorme. In commercio ci sono anche lenzuoli e federe antiacaro. Bandita la moquette. Se, invece, l’allergia è provocata dal polline, non c’è altro da fare che aspettare che passi la primavera.

Per quanto riguarda la cura medica, si può prescrivere solamente uno spray nasale al cortisone per decongestionare il naso mentre nei casi più gravi esistono anche terapie antistaminiche per via orale.

Anche la futura mamma potrà dare una mano adottando una serie di comportamenti ‘giusti’ già durante la gravidanza.