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Movimenti attivi fetali: come valutarli?

Negli ultimi anni sono stati posti nuovamente i riflettori sul discorso dei movimenti attivi fetali (MAF), inteso come un indice di alto rilievo per la valutazione ed il riscontro del benessere fetale. Le condizioni del feto possono essere indirettamente valutate con la percezione di questi movimenti attivi, quindi sia positivamente che negativamente.

Dunque, i MAF offrono ottime indicazioni sulla salute del feto. Se da una parte i movimenti vivaci rappresentano benessere del bambino, d’ altra parte dei movimenti deboli e raramente percepiti potrebbero essere indice di una sofferenza fetale. Invece, un arresto totale dei MAF percepiti è emblema, molto probabilmente, di una grave depressione fetale.

Esiste una una correlazione tra cambiamenti intrauterini e benessere fetale. Ad esempio, una sofferenza fetale si traduce innanzitutto in una riduzione del liquido amniotico (e quindi Oligoidramnios) e di conseguenza in una immediata riduzione della motilità fetale.

Per questo motivo in questi casi è opportuno fare riferimento alle sempre più innovative tecniche strumentali come l’ ecografia, sottolineando soprattutto l’AFI (Amniotic Fluid Index) per valutare quindi lo stato e la quantità del liquido amniotico presente.

Come approcciarsi correttamente alla valutazione dei MAF? Naturalmente non si richiede assolutamente un conteggio di tutti i movimenti fetali in tutta la giornata, ma semplicemente ogni mamma conosce le caratteristiche del proprio bambino: ci sono feti che hanno una motilità massima la mattina, altri che preferiscono la sera o la notte.

Sulla base di questo, ci si può accorgere se ci sono anormalità nell’ atteggiamento del feto in un preciso periodo. Normalmente dovrebbero essere percepiti dai 10 ai 15 movimenti attivi fetali a giornata e questi possono essere scritti e segnalati su una opportuna tabella, fatta anche dalla madre stessa, con indicazione di orario e contesto in cui si ha avuto la percezione di questo movimento fetale.

Nel momento in cui dovessero venire a mancare questi movimenti attivi fetali o, comunque, la percezione degli stessi (che spesso può dipendere ed essere influenzata da stati psicologici e fisici della madre) è necessario avvertire il proprio ginecologo o ostetrica di riferimento per poter indirizzare la donna nel modo più opportuno. In tutte le situazioni è sempre consigliabile mantenere un clima di tranquillità, considerando che se si utilizzano le precise accortezze e si seguono determinati consigli tutto andrà sempre per il meglio.

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