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Dalla Trentunesima alla Trentaquattresima settimana: l’ecografia di accrescimento

Siete nell’ultimo trimestre inoltrato ed è proprio in queste settimane che viene fatta la cosiddetta ecografia di accrescimento. Con questa ecografia sarà possibile valutare l’andamento di crescita del bambino, e verificare che rientri nella norma rapportandolo ai percentili di crescita. Non tutti i bambini raggiungeranno lo stesso peso e la stessa lunghezza. Come è logico pensare, questo dipenderà anche dalla propria potenzialità genetica. Ma il monitoraggio della crescita è necessario per escludere situazioni di patologia, come la macrosomia da diabete gestazionale, o il ritardo di crescita intrauterina da disfunzione placentare.

Tra la 31esima e la 34 settimana di gravidanza la stima ecografica del peso fetale potrebbe oscillare da 1.600gr a 2.250gr e la lunghezza da 38,6cm a 48 cm. I polmoni del bambino stanno completando la loro maturazione così come la placenta. Il piccolo è ora in grado di succhiare vigorosamente e di aprire e chiudere gli occhi. Un altro dato da monitorare ecograficamente è la sua cosidetta presentazione. A quest’epoca tendenzialmente il feto comincia a porsi con l’estremo cefalico verso il basso e a limitare i suoi movimenti, in modo da rimanere nella posizione ideale per nascere, ma non sempre.

Altrettanto importante è monitorare l’AFI, cioè il quantitativo di liquido amniotico. Un eccesso di liquido amniotico, detto polidramnios va indagato e tenuto sotto controllo, così come una sua diminuzione definita oligoidramnios.

Quello che dovete fare in questo periodo è bere e alimentarvi a sufficienza, evitando i cibi ad alto indice glicemico, e contattare il vostro medico per misurare la pressione arteriosa se rilevate gonfiore alle caviglie, mal di testa o problemi visivi. Queste settimane sono infatti il periodo di maggiore incidenza di ipertensione gestazionale e preeclampsia. Per il resto saranno gli esami di laboratorio del terzo trimestre a monitorare la situazione.

Potrebbero peggiorare i bruciori di stomaco, la tachicardia e l’affanno. Cercate di mantenere un ritmo che sia il più possibile regolare, facendo piccoli spuntini frequenti, e dormendo almeno 8 ore per non sottoporre il vostro organismo ad un eccessivo stress, dannoso per il bambino.