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Il diabete in culla: cause e rimedi

Sbagliamo a considerarlo una malattia esclusivamente delle persone anziane. Parliamo del diabete, per l’esattezza di quello mellito neonatale, una condizione rara (colpisce un neonato su 100 mila) ma, comunque, non impossibile da verificarsi nei primi sei mesi di vita. No panic! L’importante è diagnosticarlo in tempo in modo da poter individuare quanto prima la cura e l‘alimentazione più adatte. In questo modo il nostro giovanissimo diabetico potrà condurre una vita sostanzialmente ‘normale’. .

Il diabete neonatale potrà essere permanente, e prevede l’utilizzo dell’insulina; transitorio, ovvero scompare intorno al secondo anno di vita; transitorio-ricorrente si ripresenta intorno alla pubertà.

La prima, essenziale domanda da porsi è: come ci accorgiamo che il nostro batuffoletto di pochi mesi è affetto da diabete? Primo campanellino d’allarme dev’essere la crescita del bimbo: se anziché acquistare peso lo perde, dobbiamo immediatamente insospettirci. Ma questo non basta. Un bimbo diabetico ha un bisogno continuo, eccessivo di bere accompagnato, di conseguenza, da un’attività urinaria altrettanto esagerata.

Nei neonati, e bambini in genere, è diffuso soprattutto il diabete mellito di tipo 1 sulla cui causa tutt’oggi continuano gli studi (si parla soprattutto di cause genetiche, per l’esattezza di 20 alterazioni genetiche responsabili della malattia). Esso provoca la carenza d’insulina attraverso un processo di autodistruzione delle cellule pancreatiche responsabili della produzione dell’ormone. Altro effetto del diabete è anche la difficoltà a parlare e a camminare.

Una volta individuati i sintomi del diabete, bisogna rivolgersi al proprio pediatra o direttamente a un centro specializzato di diabetologia o endocrinologia pediatrica per effettuare la diagnosi che, almeno inizialmente, prevede la sola valutazione della glicemia. Successivamente ci sono anche esami più specifici, come per l’ Autoimmunitá pancreatica, Peptide C, Emogasanalisi, etc etc.

Una donna affetta da diabete durante la gravidanza dovrà stare particolarmente attenta a non prendere troppo peso e a seguire una corretta alimentazione per non far correre alcun rischio al feto che potrebbe sviluppare anomalie congenite, avere difficoltà a svilupparsi oppure morire prematuramente.

Rita Recchia