Bimbi più sereni e in forma se la mamma spegne il cellulare a tavola

Mamme che ci leggete: quando siete a tavola con il vostro bambino, soprattutto se è alle prese con un cibo nuovo, spegnete i vostri cellulari e dedicate le vostre attenzioni unicamente al piccino. Se non lo fate rischiate di allevare un figlio più che cicciotello, poco sicuro di sé e incapace di affrontare le situazioni stressanti che certamente la vita adulta gli riserverà. Insomma: mamme e papà 2.0, ma soprattutto mamme, la linea e la stabilità psicologica di vostro figlio hanno la priorità su tutto. WhatsApp e Facebook compresi, ovviamente.

E’ quanto emerge da uno studio del Cohen Children’s Medical Center di New York e della Boston University pubblicato su Academic Pediatrics da un gruppo di ricercatori diretti da Jenny Radesky analizzando il comportamento di 225 madri trentenni con i propri figli di circa 6 anni. Mentre i bambini che avevano tutta l’attenzione della madre mangiavano tranquillamente la nuova verdura senza cercare cibi meno sani, quelli con madri distratte dal cellulare si abbuffavano di altro e non volevano proprio saperne della verdura.

“Per un bambino il messaggio non verbale è molto più efficace di mille parole
spiega Jenny Radesky – ma le mamme che continuano a rispondere a messaggini e telefonate hanno in media il 48 per cento di tempo in meno per trasmettere questo messaggio ai figli. Se si considerano i soli messaggi verbali la riduzione è meno grave: soltanto il 26%”.

Per i bambini l’interazione emotiva è essenziale, un momento di comunicazione estremamente importante con gli adulti e soprattutto con i propri genitori. E sicuramente il pasto è uno di quei momenti durante i quali si costruiscono mattoncini del rapporto con il bambino. Dunque bando ai cellulari, ma anche ai giornali e alla televisione. Il momento del pasto dev’essere soltanto vostro.

“Una salda relazione tra genitori e figli rappresenta la più forte difesa contro gli stress psicosociali – concludono i ricercatori – ed è inoltre importante insegnare ai figli un corretto e sano uso di una tecnologia in continua espansione con cui avranno sempre più a che fare fuori di casa”.