Allattamento e alimentazione: i cibi che cambiano il sapore del latte

L’alimentazione durante l’allattamento deve essere variegata e sana quanto l’alimentazione in gravidanza, perché attraverso il latte tutti i nutrienti passano al bambino. L’introito di calorie deve essere superiore per sopperire al grande dispendio energetico conseguente all’allattamento al seno. In linea generale durante l’allattamento così come in gravidanza, non devono mancare carboidrati complessi, proteine animali e vegetali, frutta e verdura e acidi grassi.

Tuttavia esistono alcuni alimenti che anche se molto sani e nutrienti potrebbero cambiare il gusto del latte ed esse poco graditi al bambino, sopratutto se durante la gravidanza non sono stati consumati. Già nell’utero, infatti, il bambino può imparare ad apprezzare certi sapori se la mamma li consuma abitualmente.
Tra i cibi che possono cambiare il sapore del latte troviamo:

Tutte le verdure dal sapore deciso: cavoli, cavolfiori, rape, verze, asparagi e peperoni.

Alcune spezie e condimenti: aglio e cipolla in primis, ma anche erba cipollina, charry, peperoncino.

Carni dal sapore forte: cavallo, selvaggina, salami speziati e piccanti

Pesci affumicati: tonno, salmone, sgombro, pesce spada. Il tonno e il pesce spada sarebbe meglio non consumarli mai per via dell’altro tasso di mercurio che assorbono, mentre lo sgombro e il salmone ricchi di omega tre, sarebbe bene consumarli comunque, magari cotti al forno o al vapore.

Non è necessario abolire completamente questi cibi ma magari cominciarne l’assunzione con piccole dosi per testare i gusti del bambino. Se proprio notate che due, tre ore dopo l’ingestione di questi cibi il piccolo rifiuta il seno, allora evitate per un po’ e poi riprovate. L’idratazione nell’allattamento è fondamentale perché il latte preso dal neonato sottrae acqua all’organismo materno, quindi è necessario bere almeno due litri di acqua al giorno e anche tre in estate.

Alcolici: gli alcolici rendono il sapore del latte acido oltre a tutti i danni che creano. Da sfatare quindi il mito della birra che aiuterebbe a produrre più latte. Gli alcolici sono assolutamente da evitare anche durante l’allattamento. Da limitare anche il consumo di teina e caffeina, eccitanti per il neonato.