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Quando nascerà il bambino? Differenze tra età concezionale ed età gestazionale

La durata della gravidanza è equivalente a nove mesi di calendario, contando dall’ultimo mese dell’ultima mestruazione regolare. Quindi, nove mesi corrispondono esattamente a 40 settimane (280 giorni) di gestazione. Non a caso, questo argomento suscita tante titubanze, soprattutto per le stesse mamme, riguardo la data presunta del parto.

Da cosa originano le insicurezze delle future mamme? Bisogna sapere (per riferire correttamente) la data dell’ultima mestruazione, ma ciò non dà la sicurezza della datazione. L’incertezza è normale perché si parla di età gestazionale ed età concezionale. Termini simili, ma con sottili differenze.

Si intende per età gestazionale la durata della gravidanza a partire dal giorno dell’ultima mestruazione regolare, mentre l’età concezionale è la durata della gravidanza calcolata a partire dal giorno dell’ovulazione (il 14° giorno circa dopo la mestruazione, in cui presumibilmente è avvenuta la fecondazione).

Ecco come suddividiamo, convenzionalmente, i periodi di gestazione:

PRIMO TRIMESTRE (dal primo al terzo mese): 1°-13° settimana;
SECONDO TRIMESTRE (dal quarto al sesto mese): 14°-27° settimana;
TERZO TRIMESTRE (dal settimo al nono mese): 27°- 40° settimana circa;

I ginecologi e le ostetriche fanno uso dei cosiddetti regoli ostetrici, fondando i propri calcoli sulla base del periodo di amenorrea (ovvero l’assenza di mestruazione)

La reale e corretta datazione della gravidanza si avrà con l’ecografia. Attraverso questo strumento diagnostico, misurando la lunghezza cranio-caudale del piccolo (CRL) si potrà dare la conferma sul periodo del concepimento, sull’età gestazionale e, naturalmente, sulla presunta data per l’espletamento del parto.

Chi sa se i piccoli nel pancione non decidano di fare un piccolo scherzo ai genitori, ritardando o anticipando le aspettative dei più grandi. Il tempo darà a tutti le risposte desiderate.