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La vita sessuale dopo il parto: tutto quello che non sapete

Nell’immediato post parto, cioè nelle due ore successive alla nascita nel vostro bambino si vive una situazione idilliaca. Il vostro corpo è libero dal dolore, le ansie del parto sono finite e finalmente stringete tra le braccia il vostro piccolo. Tanta gioia e tanta ossitocina in circolo vi faranno sentire al settimo cielo e probabilmente né voi né il vostro compagno penserete al sesso.

E questo è un bene, perché nella migliore delle ipotesi saranno necessarie circa 6 settimane per poter ricominciare un’ attività sessuale. Sei settimane è il tempo necessario affinché l’utero torni delle sue normali dimensioni, eventuali punti di sutura si siano completamente saldati e il corpo smaltisca lo stress del parto.

Questi sono parametri fisici, ma la ripresa dell’attività sessuale ha delle valenze molto più psicologiche. Se il parto è stato particolarmente doloroso e traumatico per la donna ricominciare a fare sesso vuol dire per associazione inconscia rischiare un altra gravidanza e poi un altro parto (idea inaccettabile subito dopo un parto).

In altri casi il dolore fisico provato durante il parto può persistere nella mente tanto che la donna si irrigidisce e prova dolore durante la penetrazione, riferendo dolore ai rapporti e rifiutando perciò il sesso. Questa evenienza chiamata dispaneuria secondaria si verifica nel 50% dei casi.

Il nuovo assetto ormonale, i picchi di prolattina, lo scombussolamento dei ritmi sonno-veglia e le energie assorbite dal neonato non aiutano sicuramente la libido, che subisce dei cali notevoli.

E fisicamente la donna dopo il parto non si sente certamente un fiore. I primi tempi, fintanto che non imparerà una nuova gestione delle sue giornate, non avrà più molto tempo per se stessa e sarà totalmente concentrata sul bambino e sull’allattamento che all’inzio è sempre difficoltoso.

Contrariamente a quanto si pensi il punto di vista maschile non è poi tanto diverso. Anche il desiderio sessuale dell’uomo subisce un calo. Si abbassa la produzione di testosterone e si produce ossitocina anche negli uomini, a partire dal regno animale proprio perché la natura vuole il maschio meno aggressivo, più premuroso e mansueto nei confronti della femmina e del cucciolo, a tutela della sopravvivenza della specie.

E anche nell’uomo ci possono essere remore e disagi psicologici per quanto riguarda il sesso, sopratutto in quegli uomini che hanno assistito al parto fino all’ultimo momento e che spesso rimangono traumatizzati dall’evento.

Ultimo fattore ma non meno influenzante è la presenza continua di amici e parenti in visita che limita i momenti di solitudine e di intimità. Insomma ritrovare una vita sessuale dopo il parto può essere un processo lungo e difficoltoso, ma la soluzione tante volte può essere proprio sfruttare la presenza costante di parenti e lasciare ad esempio alla nonna la custodia del bambino per un’oretta e ritagliarsi insieme un momento di solitudine di coppia per cercare intanto di ritrovare un’intimità senza partire per forza dal sesso.

In ogni caso i rapporti sessuali devo essere protetti, perché anche nel puerperio e durante l’allattamento c’è comunque il rischio di rimanere di nuovo incinte.