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Allergia al latte e derivati nei bambini: la storia di Nunzia

Dopo avervene parlato in questo post, abbiamo fatto alcune domande a Nunzia, 28 anni, mamma di una bambino allergico al latte e i suoi derivati e alle uova. Riflettendoci, io stessa ho fatto uno sforzo mnemonico non indifferente per cercare di individuare alimenti, adatti a un bambino, privi di questi elementi. Leggendo le etichette di diversi cibi poi, ho trovato nella maggior parte degli ingredienti la presenza di latte e derivati, di proteine del latte, e di uova. Provare per credere, basta entrare in un qualsiasi supermercato e leggere il retro di un pò di confezioni.

Ma Nunzia, non si scoraggia, e non l’ha mai fatto, e ci racconta come ha scoperto l’allergia del piccolo, ci parla della dieta che segue e delle sue difficoltà quotidiane nel gestire la situazione, fornendoci anche alcune soluzioni pratiche per far fronte al problema, soprattutto quando il figlio, man mano che cresce, comincia a farsi delle domande sull’argomento.

Allora Nunzia, tuo figlio, esattamente, cos’ha? E soprattutto come te ne sei accorta? Mio figlio è allergico al latte e le sue frazioni, in più all’uovo sia tuorlo che albume. Me ne sono resa conto già dall’allattamento, quando reagiva con vomito e diarrea. E’ appunto allora che mi è stato chiesto di eliminare dalla mia dieta il latte e i suoi derivati, migliorando così la situazione. Ma poi allo svezzamento sono ricomparsi i problemi.

A proposito dello svezzamento, come è avvenuto? E’ avvenuto gradualmente, ma quando ho inserito il formaggio, sono comparse macchie su tutto il corpo del bambino e vomitava quasi subito dopo aver mangiato. Le feci poi, erano molli e molto maleodoranti. In più non cresceva a dovere. Addirittura ricordo che un paio di volte ho provato ad aggiungere la ricotta alla pastina, e lui me la risputava subito e cominciava a piangere, probabilmente gli pizzicava al contatto con il palato e la lingua.

Quando avete cominciato ad effettuare i primi test? E come vi siete regolati? Intorno al primo anno di età, ed abbiamo avuto subito i riscontri positivi: era allergico. Abbiamo subito eliminato dalla sua dieta tutto quello che non gli faceva bene, anche perché per chi è allergico come mio figlio, a contatto con l’allergene può avere anche reazioni severe. Evitiamo addirittura di entrare in luoghi come i caseifici o usare detergenti che potrebbero contenere tracce do latte.

Come ti organizzi con la sua dieta? E’ stato semplice? Lui, come tutti i bambini fa colazione, pranzo e cena, più due merende negli intervalli. All’inizio non è stato facile riuscire a variare la dieta, infatti dovevo far attenzione ad evitare anche il manzo e vitellino. Ma poi mi è arrivata l’illuminazione: la dieta vegana. Ho cominciato a cercare ricette senza latte, carne, formaggi e uova, preferendo quelle a base di verdure, legumi, pesce e frutta.

Ma lui, il piccolo, come ha preso il fatto di dover rinunciare a questi cibi? Ora ha 4 anni, e da un po’ d tempo comincia a farsi domande, ad esempio se siamo ad una festa lui mi chiede pizza e dolcetti come gli altri, io gli do i suoi che preparo in precedenza a casa. In linea di massima lui sa cosa non può mangiare e prima di addentare qualcosa mi chiede se può, io comunque tengo sempre gli occhi bene aperti, che non si sa mai!

Quali sono secondo te gli aspetti più difficili riguardo la gestione di queste allergie? Senza dubbio il fatto di dover fare sempre attenzione alle etichette dei cibi, che spesso sono poco chiare. Inoltre c’è la questione dei costi degli alimenti speciali per lui, come il latte di riso, di avena o di mandorle, i budini e le altre cose di cui lui non può fare a meno. Per quanto riguarda i dolci ho sperimentato molte ricette e gliene preparo io.

C’è qualcosa che a lui piace e non piace tra le cose che può mangiare? A lui non piace il latte di soia, o le torte a base di panna di latte di cocco, che devo dire la verità anche per me è immangiabile. Fortunatamente non beve le bibite gassate, al contrario di molti bambini di oggi. Per il resto adora il pesce e le verdure che coltiviamo rigorosamente e con orgoglio nel nostro orticello, e come carne, il pollo, che mangia in tutti i modi.

Adesso che avete individuato il problema, le cose si sono normalizzate per voi? Si, fortunatamente si. Anche perché mio figlio adesso è un bimbo che cresce come tutti gli altri, e posso dire che per lui è normale fare a meno del latte e il resto. A cinque anni poi, sarà sottoposto ad altri test e faremo il nuovo punto della situazione. Per il momento sono contenta del fatto che pur avendo un problema, il mio bambino sta crescendo in salute seguendo una dieta eccellente e sana!

Ringraziamo Nunzia e il bellissimo Giuseppe (che vedete in foto) per la disponibilità nel concederci questa intervista!