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0-3 mesi: primi giochi da fare con il bambino

Gran parte del tempo la dedicherete ad allattare, cambiare un pannolino o a cercare di dormire, ma nei primi cento giorni di vita del vostro cucciolo non dimenticate di avviare con lui o con lei un buon rapporto a livello emotivo, relazionale e… ludico! Giocare significa stimolare l’empatia con il bambino e una sua crescita armoniosa. Rispettando i suoi tempi e imparando giorno per giorno a divertirvi insieme a lui.

Ma come giocare con un bambino di età compresa tra zero e tre mesi? A questa età il gioco è soprattutto uno stimolo visivo e uditivo, mirato a far sì che il piccolo cominci a prendere consapevolezza dei suoi sensi e di sé. Il primo giocattolo di un bambino è… la voce dei genitori: cantate, parlate, leggete, cantilenate con lui o con lei. Inventante canzoncine o fischiettate: fatevi seguire nelle vostre armonie. Si tratta di voci che il bambino ha già sentito, che lo rassicurano dandogli la certezza che voi siete con lui e che lo abituano al senso del ritmo.

Non solo parole, però: con un bambino di poche settimane, disteso sul fasciatoio, si può giocare per esempio con una semplice busta-regalo tipica dei pacchi natalizi per articoli di profumeria: quei sacchettini rettangolari dalla carta lucida e rumorosa. Il genitore può infilarci dentro la mano, come fosse un burattino, e muoverla molto lentamente di fronte al bambino, stropicciandola in modo da fare qualche rumore. Con tutta probabilità, il bambino o la bambina cominceranno a seguire questa fonte sonora e visiva con gli occhi e con la testa, ruotandola. Con un piccolo gioco di questo genere si centrano due obiettivi: da una parte stimolare i sensi del bambino, vista e udito; dall’alta allenare le sue prime abilità motorie, quelle del collo e della testa.

Questo gioco si presta a molte varianti, che vi saranno già venute in mente: si può utilizzare un sonaglino, facilmente reperibile nei negozi di giocattoli o in alcune farmacie. Oppure ne potete realizzare uno voi con semplicità: basta prendere un barattolino di plastica, che possa stare ben chiuso, e metterci dentro legumi secchi o pasta cruda, solo per fare un esempio, in modo da creare un suono.

I bambini, anche a questa età, sono molto attratti dai volti umani: riconoscono quello dei genitori e ne osservano le espressioni. Non è mai troppo presto quindi per giocare alle “facce”: sedetevi comodamente su una poltrona con il vostro bambino in braccio o disteso sulle vostre gambe. La posizione deve facilitare il guardarvi dritti negli occhi. Ora sorridete, fate le linguacce, emettete piccoli suoni o schiocchi con la lingua. Vi sembrano azioni sciocche? Molto presto il bambino comincerà a reagire e a seguire la posizione del vostro viso, per lui meraviglioso.

Idee per un altro gioco? Guardare qualcosa di interessante: le foglie di un albero che si muovono, la giostrina che avete attaccato al lettino o sopra il fasciatoio, una lampada colorata adatta a un bambino, una girandola luccicante. Potete giocare a “guardare” tenendo il bambino o la bambina in braccio, ma anche adagiandolo sotto una palestrina da neonati, alla quale saranno appesi piccoli giocattoli adatti alla sua età. La curiosità di poterli toccare per farli muovere stimolerà il bambino, gradualmente, ad alzare manine e piedini. Un vero divertimento per lui!

Immancabile, infine, la proposta di giocare e allo stesso tempo stimolare le abilità motorie del piccolo distendendolo “a pancia sotto”, solo in pochi momenti di veglia durante il giorno e sotto la vostra stretta osservazione, su una spessa coperta morbida, come una trapunta, o un tappetone-gioco posizionati in un angolo luminoso della stanza. Da questa posizione (che non tutti i bambini gradiscono, è bene dirlo) il piccolo è portato naturalmente a tenere alzata la testa, rinforzando così i muscoli del collo. Potete intrattenerlo in questi brevi momenti parlandogli, facendo suonare un carillon o muovendo di fronte a lui piccoli pupazzi sonori.