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Programmare una gravidanza: gli esami da effettuare

La donna di oggi distribuisce le sue energie tra la famiglia, la carriera e le relazioni. Sa perfettamente che la nascita di un figlio va inevitabilmente a spostare l’asse delle sue priorità e per questo motivo oggi si manifesta sempre più forte la tendenza a voler controllare questo evento. La necessità di decidere il quando, il dove e il come della propria maternità ci permette così di porre una maggiore attenzione all’aspetto preventivo delle patologie di gravidanza. Difatti, se è pur vero che l’insorgere di certe problematiche è inevitabile, è vero anche che iniziare una gravidanza in uno stato di buona salute iniziale senz’altro riduce le percentuali di rischio di una gravidanza patologica.

Nel programmare una gravidanza sarebbe opportuno cominciare ad assume acido folico, un integratore rivelatosi in più studi scientifici molto efficace nella prevenzione della spina bifida, sopratutto se assunto in epoca pre-concezionale.

E’ essenziale sospendere l’assunzioni di altri integratori, fitoterapici e dei cosiddetti farmaci da banco, ad esempio antidolorifici, antinfiammatori o antipiretici. Sarebbe bene sospenderli almeno un mese prima di iniziare i tentativi di concepimento. Questo perché la maggior parte dei farmaci ha potenzialmente un effetto inibente sull’attecchimento dell’ovocita fecondato, o peggio può avere effetti teratogeni sullo sviluppo del feto.

Lo stesso vale per l’assunzione di fumo, alcol, sostanze stupefacenti, farmaci antidepressivi.

Se sono in corso patologie croniche che necessitano di una continuità farmacologica, è necessario consultare il proprio ginecologo per conoscere i possibili effetti di questi farmaci sul feto o per valutare un’eventuale sospensione della cura e il rapporto rischio-beneficio che ne deriva sulla salute della madre.

Nel caso in cui invece non ci siano particolari problemi di salute, gli esami da effettuare sono quelli standard su sangue: emocromo completo con formula leucocitaria (che ci daranno conferma del benessere generale o ci guideranno verso ulteriori analisi), un tampone vaginale per escludere eventuali alterazioni patologiche della flora batterica che potrebbero impedire la fecondazione e un pap-test.

Gli altri esami pre-concezionali che riguardano entrambi i genitori e rientrano nelle prestazioni gratuite coperte dal sistema sanitario sono elencati qui di seguito: prestazioni sanitarie gratuite in gravidanza.

Un’importante analisi che viene prescritta a tutte le donne che desiderano programmare una gravidanza, o in ogni caso nel primo trimestre di gravidanza è il complesso TORCH. Questo esame del sangue valuta la presenza o assenza degli anticorpi di alcuni patogeni responsabili di malattie che in gravidanza compromettono lo sviluppo fetale in maniera più o meno grave a seconda delle settimane di gestazione in cui vengono contratte : Toxoplasmosi, Rosolia, Citomegalovirus e Herpes virus.

Il complesso TORCH può rivelarci in anticipo se si posseggono gli anticorpi “vecchi” IgG (cioè se abbiamo contratto la malattia in passato e ora ne siamo protette) se non non si posseggono affatto (e in tal caso vanno prese le dovute precauzioni per evitare di contrarla), e soprattutto ci rivela se la malattia è in corso.

Infatti, a differenza della Rosolia, la Toxoplasmosi e il Citomegalovirus sono malattie spesso asintomatiche, per cui questo semplice esame è fondamentale per escludere una eventuale infezione in atto se si intende programmare una gravidanza.

L’instaurarsi di una gravidanza durante l’esordio di una di queste malattie infatti è uno spiacevole evento da scongiurare, perché condurrebbe ad un aborto o alla possibilità di una malformazione fetale.