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18 settimane di gravidanza: come cresce il bambino

18 settimane di gravidanza

Quanti cambiamenti per la gestante ed il suo bambino a 18 settimane di gravidanza! Alcune donne iniziano a sentire il proprio bebè che si muove nel pancione. Oltre ad essere una grande emozione è un momento importante, perché la regolarità dei movimenti fetali è un sintomo del suo benessere. Il feto a 18 settimane è lungo circa 18 centimetri e pesa 160-180 grammi. Il suo piedino è lungo poco più di 2 centimetri ed il suo corpo è ricoperto da una peluria, chiamata lanugo.

Il bebè ha molto spazio e si muove fluttuando e facendo tante capriole. Flette le gambe e le braccia, si gira su se stesso, apre e chiude gli occhi. La vista concluderà il suo sviluppo dopo la nascita, ma il piccino riesce a percepire una labile luce attraverso la cavità uterina.

Fate quindi attenzione quando andate al mare, coprite il pancione con un areo per evitare che il sole diretto infastidisca il bambino.

18 settimane di gravidanza

Il feto dorme molto a 18 settimane di gravidanza ed i suoi cicli di sonno non dipendono dall’alternanza del giorno e della notte, ma dai flussi ormonali del sangue materno.

18 settimana di gravidanza

18 settimana di gravidanza: come cambia il corpo femminile? Accanto gioia del bambino che cresce dentro di noi e che, finalmente, riusciamo a sentire muovere, dobbiamo fare i conti con alcuni disagi che potrebbero presentarsi in questo periodo.

La prima domanda a cui pensiamo è: 18 settimane di gravidanza quanti mesi sono? Siamo nel quinto mese di gravidanza, che inizia a 17 settimane di gestazione più 5 giorni e termina a 21 settimane più 6 giorni.

Le forme del corpo diventano più morbide. Ormai la pancia è evidente. Confrontandoci con altre donne, durante lo stesso periodo gestazionale, possiamo notare dimensioni diverse. La pancia piccola in gravidanza non è sinonimo di complicazioni. Nella maggior parte dei casi dipende dalla struttura corporea femminile.

L’aumento del peso e il livello degli ormoni causano un rilassamento delle pareti venose. A ciò si unisce il maggior flusso di sangue in circolazione che, nelle donne già predisposte, favorisce la comparsa di capillari e vene varicose. Possiamo lamentare pesantezza alle gambe che spesso si gonfiano.

Per ridurre questo disagio, se non amiamo l’attività fisica, concediamoci delle quotidiane passeggiate. Il movimento facilita la circolazione sanguigna, arrecando giovamento alle nostre gambe. Ideale sarebbe un corso di aquagym per gestanti che, oltre a migliorare la salute, permette alla donna di scaricare le tensioni ed i pensieri afferenti il parto.

Vertigini e giramenti di testa gravidanza, sono altri disagi che potrebbero colpire la gestante, in questo periodo. Evitare di stare troppo a lungo in piedi, idratarsi bevendo molta acqua nel corso della giornata e non rimanere a lungo a stomaco vuoto, sono strategie utili per ridurre questi sintomi.

La stitichezza è un altro problema che può presentarsi dalla diciottesima settimana, dovuto alla comparsa di emorroidi causate da sforzi che dilatano le pareti dell’ano.

Diciottesima settimana di gravidanza

La diciottesima settimana di gravidanza, può diventare una data da segnare in agenda e sull’album dei ricordi dell’attesa.

Infatti, durante l’ecografia a 18 settimane potremmo già scoprire il sesso del nostro bebè. Che emozione poterlo chiamare per nome! Potremmo sbizzarrirci personalizzando i vestiti del corredino ed i bavaglini con le sue iniziali.

Se durante la prima visita ginecologica abbiamo avuto come sorpresa: ecografia gemelli 6 settimane, possiamo conoscerne il sesso. Recenti studi confermano che i bambini, già nella diciottesima settimana di gestazione hanno consapevolezza della presenza dell’altro feto.

Le settimane ed i mesi di gravidanza che ci aspettano vedranno una maggiore relazione tra bebè e genitori. La mamma ed il papà iniziano ad entrare in questo nuovo ed affascinante ruolo, preparandosi ad accogliere il loro piccolino.

I disagi ed i malesseri afferenti la gravidanza, oltre ai dolori del parto, sono temporanei e, diversamente dalle patologie, finalizzati ad un evento positivo, la nascita del nostro bimbo. L’inizio di una nuova vita e di una nuova famiglia.

La condivisione con il partner della gioia, dei timori, dei dubbi circa la nuova identità che stiamo per assumere, ci permetterà di dar vita ad una genitorialità condivisa, riuscendo ad individuare nuovi equilibri, fondamentali per il benessere del nuovo nucleo.