foto_mamma e figlio

10 cose da sapere se aspetti un maschio

Quando ho scoperto di aspettare un bambino, non ho avuto il benché minimo dubbio: nella pancia avevo un maschio. La certezza l’ho avuta qualche mese dopo facendo l’amniocentesi: sul viso di mio marito si stampò il classico sorriso trionfante del papà che “va bene sia un bimbo che una bimba l’importante è che stia in salute e che sia un maschio”. Sulla mia faccia, invece, nessuna espressione di vittoria, semplicemente una che diceva “lo sapevo”. Fino a quel giorno non avevo mai nemmeno per sbaglio perso tempo a scegliere un bel nome da femminuccia, sapevo benissimo che non sarebbe servito. Ciò che, invece, non sapevo erano una serie di dettagli che ogni mamma di un figlio maschio farebbe bene a conoscere ancor prima di stringere al petto quel fagottino celeste che ti intrappolerà per il resto dei tuoi giorni.

1. Sono terribilmente, irrimediabilmente e perennemente mammoni. E dicendo mammoni non intendo dire che cercano la mamma quando stanno male, se cadono e si sbucciano un ginocchio, se litigano con l’amichetto. No, i figli maschi la mamma la cercano per tutto: per andare a fare la pipì visto mai ci fosse un mostro nel bagno; per sistemargli un calzino perché solo il tocco magico della mamma riesce a metterlo a posto; per cercare il ciuccio anche se è caduto vicino a un suo piedino. E il papà? “Lui non le sa fare queste cose” mi risponde Francesco quando mi chiede la miliardesima cosa della giornata. E, manco a dirlo, mio marito non fa il minimo tentativo per fargli capire che anche lui se la cava bene in quelle cose lì e in molte altre.

2. Dal punto 1 deriva che i figli maschi sono super appiccicosi con la mamma . Abbracci nel cuore della notte; baci mentre tu stai tranquillamente seduta in bagno a fare le tue cose; mano nella mano anche per girare per casa; le sue dita nei tuoi capelli anche se li hai appena tagliati a zero. Frasi tipo “Sei la mia bambolina” e “Un giorno ti sposerò”. E tu che fai? Vai in uno sconfinato brodo di giuggiole perché sai che arriverà il giorno in cui quelle cose le dirà a qualcun’altra, ma intanto tu e solo tu sei la donna della vita di quel nanerottolo.

3. Proprio perché i figli maschi adorano letteralmente la loro mamma, aspettati che verso i 3/4 anni soffrano del complesso di Edipo: più ti vogliono bene, più vedranno nel papà una sorta di nemico da affrontare a viso aperto pur di mantenere incontrastato il primato di preferito di mammà.

4. I figli maschi non hanno giocattoli che non siano cattivi. Finita la fase breve e transitoria dei peluche e dei sonaglini, inizia subito quella dei soldatini, super eroi, spade, pistole, mazze varie, guantoni, draghi, insetti schifosi, mostriciattoli appiccicosi che ti ritrovi abbarbicati sulle pareti di casa a ogni angolo. Sì, certo, giocano anche con le Lego, con il pongo e ogni tanto s’improvvisano chef. Ma dura poco: il mostro che è in loro è sempre in agguato.

7. Restando in tema di giochi, i maschi devono sperimentare di persona se qualsiasi cosa riesca a volare. E poco importa se non hanno le ali, il che dovrebbe bastare a far capire che non hanno quella capacità. Dall’orsetto al libro, dal fucile ad acqua al camion, tutto prima o poi prenderà il volo, ovviamente schiantandosi tristemente a terra. Occhio che a volte loro stessi provano a volare…

6. Sono maschi, non sanno cosa significhi restare con i vestitini puliti per più di qualche ora. Quando vado a riprendere Francesco a scuola non posso fare a meno di notare che, mentre le bambine hanno il grembiulino rosa senza la minima macchia, quello di mio figlio e sei suoi amici maschi sembra la tavolozza di un pittore, un’esplosione sublime di colori dove individui il giallognolo della minestra che ha mangiato a pranzo e il blu del maialino che ha colorato (perché per lui i maiali sono blu).

7. Se è vero che non riescono a mantenersi puliti, è altrettanto vero che i bimbi amano cercare posti dove sporcarsi. Per strada ci sono le pozzanghere? Ci si tuffano tipo pesciolini. Al parco c’è un’unica zona di fango? Sicuramente la vedono e la conquistano. Giocano con le tempere? Ovviamente usano le mani, mica i pennelli.

8. Toccherà abituarsi molto presto a rumori imbarazzanti, fatti ovunque, senza soffrire necessariamente di mal di pancia e non provando la benché minima vergogna. E alla fine anche tu ti abituerai e ci riderai sopra.

9. Amano giocare con i trucchi della mamma. Parlando con le amiche mamme di maschi sembra sia una fase piuttosto comune. Francesco ogni tanto mi chiede di mettergli lo smalto, ma soltanto su due dita.

10. Quando ti vedono dopo che sei mancata per qualche ora ti accolgono con un sorrisone a 56 denti, e allora dimentichi capricci, macchie sui vestiti e vermi schifosi e ancora una volta capisci di essere nata per essere la loro mamma.