Premetto che questo articolo è di parte: sono una fan dei giovani padri! Quando nasce un bambino, si cerca di stare attenti a non urtare la sensibilità della madre con frasi tipo “avrai abbastanza latte?” o “tu sei la mamma: devi sapere tu perché piange!”. E’ vero, dall’umore di una mamma può dipendere anche quello del bambino, ma non si pensa mai alla componente maschile della coppia: c’è qualcosa di cui bisogna evitare di parlare con il babbo per non innervosirlo o per non turbarlo?
Insomma, possiamo fare un elenco delle 10 cose da non dire assolutamente ad un neo-papà?
Anziché imporre un divieto, in genere, è preferibile lanciare un messaggio positivo in tono personale. Una frase come “Preferirei che prendessi il bambino così, come mi hanno insegnato in ospedale”, per esempio, esprime il proprio punto di vista senza mettersi su un piano superiore rispetto al vostro compagno.
A meno che non stia mettendo davvero o potenzialmente in pericolo il bambino, permettete al vostro compagno di prendersi cura del piccolo con i suoi tempi e i suoi modi. Non è un problema serio se il piatto della pappa si rovescia per terra solo perché lui è meno abituato di voi a servire la cena al piccolino!
Finora abbiamo citato solo alcune frasi che immaginiamo pronunciate dalle neo-mamme ai loro compagni. Ma che dire di tutta la cerchia di amici, familiari, colleghi? Quante volte un padre alle prime armi deve sentirsi dire che la sua vita non sarà più la stessa? Come se fosse quella la cosa importante, nei primi tempi in cui si comincia a pensare all’essere genitori.
Una frase che non significa praticamente nulla, ma che può creare l’illusione di aver vissuto a metà l’epoca precedente la nascita del bambino. E poi, cosa s’intende per “pacchia”? Spassarsela senza limiti? Beh, ho l’impressione che anche per un babbo passare un pomeriggio a ridere con il proprio figlio non abbia niente da invidiare ad un fine settimana romantico con la propria compagna: sono momenti “di valore” della vita di un uomo ormai adulto.
Il padre ha un ruolo nel concepire il figlio, ha un ruolo spesso attivo nel travaglio e nel parto, talvolta gli viene chiesto di tagliare il cordone ombelicale ed è di grande sostegno nel periodo dell’allattamento e delle prime cure al figlio. Questo vuol forse dire che “i primi tempi il papà non conta niente”? Proprio no. Frase sciocca spesso detta a sproposito da chi non è genitore.
Per caso lui sarà un buon padre solo se è entrato in sala parto? Oppure questa deve essere una decisione che spetta solo alla coppia, senza interferenze altrui?
E’ la prosecuzione purtroppo naturale di alcune frasi che abbiamo già citato. Per fortuna che in famiglia non esiste un podio sul quale salire per essere premiati: sono l’amore e il rispetto reciproco che fanno da “monumento” a genitori, figli, nonni e zii. Insomma, non esiste proprio un ordine di arrivo.
Una raccomandazione davvero utile, oltre che egoista: i primi anni non dovrebbero servire a “godersi” i figli, ma a educarli in base a valori condivisi da lui e da lei in modo che “tra qualche anno” il loro bambino possa spiccare il volo sicuro di sé.
Non mettiamo fretta al neo-papà che, come la mamma, sarà certamente scombussolato dai cambiamenti di tempi, orari e modalità di vita quotidiana.
Quali altre frasi vi siete sentiti dire che proprio non vi sono andate giù?