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10 casi in cui è opportuno chiamare il pediatra

Basta poca tosse o un semplice raffreddore che moltissimi genitori si precipitano al telefono per chiamare quello che considerano “l’angelo custode” dei propri figli: il pediatra. Se un parere medico è certamente importante, tuttavia spesso e volentieri molte mamme si rivolgono all’esperto con una certa emergenza non riconoscendo che alcune influenze e malattie dei bambini sono del tutto banali e assolutamente comuni nei primi anni di vita.

In particolare, fino all’età di 4-5 anni, le infezioni virali ricorrenti delle prime vie aeree si manifestano solitamente con febbre, tosse e raffreddore e possono presentarsi anche più di una volta nei mesi invernali e primaverili: i genitori dovrebbero essere consapevoli che queste forme possono essere agevolmente curate a casa con farmaci di uso comune e che il pediatra dovrebbe essere chiamato quando la febbre ha una durata insolita (per esempio più di tre giorni) o quando compaiono sintomi specifici.

Quando chiamare il pediatra? È opportuno, dunque, servirsi dell’importantissima figura del pediatra quando ve ne è un’effettiva necessità.

1. Febbre alta e continua
Nel caso in cui siano presenti sintomi insoliti, come cefalea intensa, vomito e sonnolenza (sospetto di meningite), un dolore articolare acuto (artrite settica) o un dolore addominale laterale associato a vomito.

2.Febbre isolata e non spiegabile
In presenza di una febbre che non ha spiegazioni immediatamente evidenti, si deve ricorrere al pediatra.

3.Diarrea acuta
Nonostante le diarree infettive siano patologie che tendono a risolversi spontaneamente, tuttavia un numero elevato di scariche diarroiche, specialmente se associate a vomito, può causare una disidratazione importante che talvolta diviene impossibile gestire a domicilio.

4.Sintomi al di sotto dei tre mesi
Al di sotto dei 3 mesi di vita, infatti, il medico dovrebbe essere sempre chiamato anche in presenza di febbre lieve.

5.Tosse forte
Se questa si accompagna ad una frequenza respiratoria elevata oppure ad affanno respiratorio, si potrebbe trattare di una bronchite.


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6.Tosse dura per più di una settimana
Se i motivi non sono ben chiari, si potrebbe sospettare che il bambino abbia inalato un corpo estraneo, quindi è opportuno rivolgersi al medico.

7.Affanno respiratorio
Nel caso in cui il piccolo, improvvisamente, fa fatica ad inspirare ed espirare, potrebbe essere in corso una più o meno grave influenza polmonare.

8.Perdita di appetito e sete
Quando il bambino continua a vomitare tanto, non riesce a bere, fa pochissima pipì, perde fame e peso,si potrebbe trattare di disidratazione, malattie gastrointestinali o infezioni, per cui è necessario chiamare con una certa urgenza il pediatra.

9.Rossori
Se sulla pelle dei figli appaiono piccoli puntini o rossori, molto probabilmente si tratta di malattie esantematiche come varicella o scarlattina, oppure reazioni allergiche , dermatiti, o punture di insetto.

10.Cadute
Particolare attenzione è da dare alle cadute dei bimbi: quando il piccolo cade, batte la testa e presenta lividi, gonfiori o ferite nella zona colpita, bisogna in primis chiamare il proprio pediatra. Nei casi più gravi, è opportuno portarlo al Pronto Soccorso.

Per cui è raccomandabile alle donne chiamare il medico solo in effettive situazioni di emergenza e da tenere sotto controllo, evitando di scomodarlo per nulla, facendo si che trascuri casi ben più importanti.