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Risonanza magnetica al feto: quando farla

Risonanza magnetica al feto

La risonanza magnetica fetale o studio RMF può essere eseguita. Viene debitamente preso in considerazione da chi segue la gravidanza in specifici casi in cui sono richiesti approfondimenti. Deve essere considerato un esame diagnostico di terzo livello cui far ricorso dopo un’ecografia dettagliata per la valutazione di anomalie fetali selezionate, al fine di migliorare l’accuratezza diagnostica. Si ritiene del tutto ingiustificato eseguire una risonanza magnetica fetale senza una precedente valutazione ecografica dettagliata. In particolare, non è indicato eseguirla per verificare dubbi insorti durante l’ecografia di screening effettuata a 19-21 settimane di gravidanza.

Si può fare la risonanza magnetica fetale

Una risonanza magnetica fetale può essere richiesta solo per quelle malformazioni per le quali esiste un’evidenza scientifica, nella letteratura di settore, a cui tale esame può aggiungere elementi clinicamente rilevanti. Attualmente le indicazioni per le quali in letteratura esiste un consenso sono i casi in cui si riscontra, a livello del cranio: ventricolomegalia, sospette lesioni alla neurosonografia, malattie genetiche note e quadri sindromici, trasfusione feto-fetale. Ancora, altre indicazioni sono: accertata trasmissione verticali di infezioni virali, malformazioni del distretto cranio-facciale (es. labiopalatoschisi), masse del distretto cranio-facciale.risonanza magnetica fetale

Altre indicazioni alla risonanza magnetica fetale

A livello di collo, torace e addome, le indicazioni alla risonanza magnetica fetale sono: ernia diaframmatica congenita, masse localizzate a livello del collo, masse intratoraciche. E ancora: displasie della gabbia toracica e sindromi associate, masse addominali, patologie placentari. Lo studio RMF deve essere eseguito in Centri specificatamente predisposti a tal fine.

RMF

Lo studio RMF deve essere mirato a specifici distretti corporei, In generale, non può assumere carattere di valutazione “total-body”, tranne che in una minoranza di casi specifici e preventivamente impostati e concordati con l’équipe diagnostica. Non esistono indicazioni cliniche alla risonanza magnetica fetale per lo studio delle patologie muscoloscheletriche. Ciò nonostante, in letteratura alcuni autori hanno riportato dati inerenti tali patologie. La scarsa risoluzione spaziale e le difficoltà di esecuzione risultano le principali limitazioni in tale settore. risonanza magnetica feto

Studio RMF

La durata di uno studio di RM fetale dipende dal numero di feti, la complessità delle malformazioni eventualmente presenti, l’entità dei movimenti fetali. Abitualmente, uno studio di RM fetale richiede dai 20 ai 45 minuti, con un minimo di 15 minuti. Risulta necessario comunque cercare di contenere i tempi dell’esame per evitare il potenziale trasferimento di energia al feto. Per eseguire l’esame è necessario che la donna firmi un consenso informato e che sia informata dei potenziali rischi che questo stesso potrebbe comportare.