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Come pulire bene il pisellino del bambino

Come pulire bene il pisellino del bambino?

Uno dei timori delle neo mamme è quello di non riuscire a lavare con cura l’apparato genitale del bebè, rischiando di esporlo ad irritazioni ed infezioni. In realtà bastano poche e semplici accortezze. Vediamo, passo passo, come pulire bene il pisellino del bambino.

Ad ogni cambio del pannolino, oppure dopo aver usato il vasino, è necessario pulire il bambino. Se ci troviamo fuori casa possiamo usare le salviette umidificate. Dove possiamo laviamo sempre il piccino con l’acqua.

L’uso esclusivo delle salviette aumenta la probabilità di irritazione della pelle, soprattutto perché non viene asciugata completamente. Come pulire il pisellino nel dettaglio?

Abbassiamo con delicatezza la porzione di pelle, chiamata prepuzio. Facciamo attenzione a non forzare, basterà accompagnarla fino al punto di massima espansione. A questo punto insaponiamo il pisellino e sciacquiamo bene.

Non dimentichiamo di asciugarlo con attenzione. Se la pelle resta umida è più esposta a screpolature ed all’aggressione di batteri patogeni.

come pulire pisellino

Il bambino, crescendo, ci osserverà ed imparerà a pulirsi da solo. Il momento dell’igiene intima, così come quella del bagnetto dovrebbe essere vissuta dal bebè con serenità. Se grandicello possiamo cantargli una canzoncina o una filastrocca per creare un rituale che lo aiuti ad eseguire bene i vari passaggi. La canzone del gatto puzzolone, che si ostina a non lavarsi è davvero divertente.

Il cattivo odore emesso dal micio, per la mancanza di un bel bagno, scatena la reazione di tutti gli animali del quartiere che scappano appena lo sentono arrivare. Poiché non si lava, il micio diventa brutto: i suoi denti diventano gialli, proprio come quelli di un canarino ed il pelo scuro. Divertente è La canzone dell’acqua e del sapone. Un vero vademecum che ricorderà al piccino come mantenere pulito il proprio corpo, durante l’intera giornata.

Quando laviamo il piccino scegliamo detergenti delicati. La sua pelle è più sensibile della nostra ed un sapone con sostanze chimiche potrebbe favorire irritazioni cutanee.

Prestiamo attenzione alla temperatura dell’acqua. Non deve bruciare, ma anche fredda non sarà gradita al bebè. Infine, quale asciugamano usare?

Il telo deve essere realizzato in fibra naturale, ideale quello in cotone; ed è importante che non lasci pelucchi. Questi, rimanendo tra le pieghe della pelle, potrebbero scatenare reazioni cutanee. L’asciugamano va sostituito spesso e non utilizzato se non è completamente asciutto.

Per la stessa ragione evitiamo i pannolini che, una volta bagnati di pipì, lasciano sulla pelle del piccino quelle minuscole palline di imbottitura, causa di arrossamenti. Per i primi 2 anni di vita l’apparato genitale sarà continuamente coperto dal pannolino.

Facciamo attenzione alla scelta di questo accessorio. Puntiamo sulla qualità del materiale con cui viene confezionato ed alla capacità di assorbimento. In caso di lieve arrossamento della pelle, una crema con ossido di zinco, faciliterà la guarigione.

Cosa fare se il prepuzio si abbassa pochissimo o non scende per niente? In alcuni casi possono essere presenti delle aderenze o fimosi, del tutto fisiologiche. Non dobbiamo forzare l’apertura. Laviamo il pisellino così com’è. In caso di totale chiusura del prepuzio, puliamo solo la parte visibile.


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Consultiamoci con il pediatra per valutare l’entità della situazione ed individuare la soluzione più adatta al piccino. Se fino a qualche tempo fa si praticavano manovre pediatriche per “aprire” il pisellino, oggi le nuove direttive mediche consigliano di aspettare la naturale maturazione dell’apparato genitale, intorno ai 3 anni.