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Lo sguardo del neonato durante l’allattamento

Che avvenga al seno o tra le braccia con il biberon, l’allattamento è un’occasione di scambio affettivo. L’odore della mamma, le parole da lei sussurrate, il contatto, quel viso rotondo ed armonioso suscita l’attenzione del bambino. Si tratta non solo di un momento di nutrizione ma anche di comunicazione. La relazione tra mamma e bambino nasce con la gravidanza, ma la comunicazione vera e propria inizia durante l’allattamento. Vediamo come e perché.

L’allattamento

Durante l’allattamento, capita di osservare che il bambino improvvisamente si fermi. Il piccolo smette di succhiare, di muoversi e magari spalanca pure gli occhi. Perché lo fa? Il bambino è sveglio ma tranquillo. Si tratta di un momento di particolare attenzione visiva. Il piccolo sta guardando proprio la madre e lo fa con attenzione.

Questo accade sia con l’allattamento al seno che con il biberon. Pur riconoscendo delle differenze, in questo caso il bambino ha un contatto con la madre perché è tra le sue braccia e ha modo di guardarla in viso. Si tratta di un momento fondamentale per la maturazione del bambino perché è scambio di odori, contatto e soprattutto sguardi.

Il bambino esplora attraverso la vista

Sappiamo che il bambino nasce con una vista tanto sviluppata quanto quella di un adulto quindi non può vedere come lui. Questo avverrà dopo qualche mese, gradualmente. Quello che un neonato sa fare però è seguire con gli occhi un oggetto in movimento, essere particolarmente sensibile alla luce e discriminare alcuni colori (non vede in bianco e nero!).

Inoltre è in grado di mettere a fuoco ad una distanza di soli 20 cm circa. Ed è proprio questa la distanza tra il viso della madre ed il bambino durante l’allattamento. Il bambino presta attenzione al viso della madre perché c’è qualcosa che lo incuriosisce ed è così attratto da non poter distogliere lo sguardo.

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Perché il volto della madre attrae il neonato?

Studi classici dimostrano che ciò dipende da caratteristiche che suscitano in lui attenzione: i contorni, il movimento, la simmetria. I neonati, già ad 1 mese, esplorano muovendo gli occhi e si concentrano soprattutto nella zona tra il collo ed il mento e tra la fronte ed i capelli.

A 2 mesi, invece, iniziano ad esplorare gli elementi interni del volto, in particolare occhi e bocca. Si tratta tra l’altro del periodo in cui il bambino inizia ad interagire, rispondendo addirittura con dei sorrisi.


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Ecco perché, se durante l’allattamento la mamma parla e quindi muove la bocca ed il viso, il bambino inizia a sorridere. Invece, a 4 mesi riescono a riconoscere e a reagire alle espressioni del viso. Questo vuol dire che il bambino riderà di più dinanzi ad un viso allegro e magari sfuggirà da uno imbronciato.