radicchio in gravidanza

Radicchio in gravidanza: proprietà, controindicazioni e rischi

Radicchio in gravidanza

Durante il periodo della gestazione, la donna gravida presta molta attenzione all’alimentazione per garantire al nascituro tutti i principi nutritivi di cui necessita. Per questo motivo la dieta dovrebbe essere il più ricca e variegata possibile. Questo non significa certo che la mamma debba mangiare per due!

Vediamo insieme l’importanza degli ortaggi durante la gestazione e se si può mangiare il radicchio in gravidanza.

Proprietà del radicchio rosso: in gravidanza sì o no?

Il radicchio è un vegetale molto amato da tutti e ricco di benefici. È, infatti, ricco di:

  • fibre: riducono il senso di fame e combattono i grassi in eccesso;
  • vitamina C: rinforza il sistema immunitario;
  • potassio: regola l’equilibrio del corpo e la ritenzione idrica;
  • insulina: riduce il rischio di malattie cardiovascolari, limitando l’assorbimento del corpo;
  • cellulosa: aiuta a combattere la stitichezza;
  • antiossidanti: contrastano i radicali liberi e combattono l’invecchiamento cellulare.

Il radicchio è sconsigliato a chi soffre di:

  • ulcera duodenale;
  • calcoli biliari e infiammazioni della cistifellea.

In 100 grammi di radicchio, i valori nutrizionali sono:

  • proteine: 1,4 grammi;
  • grassi: 0,25 grammi;
  • carboidrati: 4,48 grammi;
  • acqua: 93,14.

Inoltre, le calorie del radicchio rosso sono 23 per 100 grammi.

È possibile mangiare radicchio in gravidanza, grazie anche alle sue proprietà diuretiche e digestive, ma è opportuno chiedere sempre al proprio medico, perché un eccesso di radicchio potrebbe stimolare contrazioni uterine.

radicchio rosso in gravidanza

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Verdure in gravidanza

Frutta e verdura sono da sempre consigliate per una dieta equilibrata in quanto alimenti ricchi di antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi (le sostanze di rifiuto), di vitamine e di fibre. La verdura in gravidanza, in particolare, contiene sostanze utilissime per il benessere della mamma e del piccolo: ferro, acido folico, vitamine C e D.

È fondamentale, però, che le verdure crude, in gravidanza, siano lavate con abbondante acqua e bicarbonato (o altre soluzioni disinfettanti) per ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi.

Il parassita che provoca questa malattia si trova nell’intestino degli animali, come il gatto, e le feci di questi animali potrebbero contaminare i terreni e, di conseguenza, gli alimenti.

Fa bene mangiare insalata in gravidanza, così come spinaci, rucola, radicchio e lattuga ma è sempre estremamente importante lavarle e disinfettarle con cura. Per una sicurezza maggiore, si possono preferire le verdure cotte in gravidanza, come:

  • radicchio bollito;
  • radicchio cotto, sia rosso che verde;
  • tutte le verdure grigliate, in gravidanza.

radicchio in gravidanza

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Cibi da evitare in gravidanza

Sebbene sia opportuno seguire una dieta ricca, è importante sapere che non esiste un’unica dieta in gravidanza giusta per tutte le donne in stato interessante. Ogni persona necessita di un’alimentazione pensata per il proprio corpo e per il proprio stato di salute. È importante, però, fare attenzione ad alcune tipologie di alimenti che potrebbero minacciare la salute del feto.

Gli alimenti da evitare in gravidanza sono i seguenti:

  • Sushi. Il pesce crudo non è consigliato in gravidanza poiché contiene batteri che potrebbero essere pericolosi per un andamento positivo della gestazione.
  • Tonno in scatola. I pesci di grandi dimensioni contengono maggiori quantità di mercurio, che è un metallo tossico. Meglio evitarli.
  • Carne cruda. Essa deve essere ben cotta anche al suo interno, in modo da eliminare il colore rosa chiaro che è sinonimo del suo essere ancora cruda. La carne cruda contiene batteri e parassiti da evitare durante la gravidanza.
  • Salumi. L’assunzione di salumi aumenterebbe la possibilità di contrarre la toxoplasmosi.
  • Uova crude. Consumare uova crude aumenterebbe il rischio di salmonella, pertanto esse vanno consumate soltanto se cotte. Si può consumare la maionese industriale, quella acquistata per intenderci, ma non quella fatta in casa.
  • Molluschi: devono essere ben cotti per evitare il rischio di contrarre la salmonella.
  • Latte e formaggi non pastorizzati. Sono consigliati, invece, i formaggi stagionati come il pecorino.

Qualsiasi dubbio riguardante l’alimentazione deve essere riportato al medico, per essere certe di non sbagliare e di non provocare danni al feto.

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