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Muco cervicale dopo concepimento

Muco cervicale dopo concepimento

A inizio gravidanza, e in realtà subito dopo la fecondazione, la produzione di muco cervicale viene notevolmente incrementata. Questo è fondamentale per facilitare la risalita degli spermatozoi verso l’ovocita. Infine, una volta avvenuto l’incontro tra i gameti, il muco protegge la cellula neo formata, anche dalle infezioni.

Sintomi gravidici

Le perdite rappresentano un sintomo di gravidanza e vanno indagate nella loro quantità, consistenza e colore. A inizio gravidanza possono esserci delle piccole perdite da impianto, di colore rosso-marrone, mentre col tempo le perdite mucose si rendono più abbondanti per aumento degli ormoni circolanti.

Perdite bianche

Le perdite bianche vanno contestualizzate perché non sempre sono sintomo di gravidanza. Per questo è importante osservare le loro caratteristiche, visto che la fisiologia potrebbe deviare verso fenomeni infettivi come nel caso di una Candida vaginale.

Concepimento

Il concepimento è un processo complesso che consegue a un rapporto sessuale e porta alla formazione dello zigote, che diverrà successivamente embrione. Ma come avviene il concepimento? Esso avviene attraverso l’unione tra lo spermatozoo e la cellula uovo in corrispondenza delle tube uterine, subito dopo il processo di ovulazione, ovvero nel periodo fertile per la donna.

Muco cervicale

Le perdite vaginali trasparenti accompagnano la futura mamma per tutti i 9 mesi; questo perché con l’incremento degli estrogeni si forma del muco, che va a coprire e contenere l’orifizio uterino esterno, formando il tappo mucoso. Quest’ultimo chiude la cavità uterina e protegge il feto dagli agenti esterni.

Gravidanza sintomi

I sintomi del primo mese di gravidanza si protraggono per tutto il primo trimestre e alterano la qualità di vita della donna. La nausea continua, il vomito, e la stanchezza rappresentano la sintomatologia acuta associata alla gestazione, che richiede una serie di accorgimenti alimentari e nuove abitudini e stili di vita.

Sintomi gravidanza primi giorni

Sintomi gravidanza prima settimana

La prima settimana di gravidanza spesso viene confusa con un comune raffreddore, visto che il mal di testa e la spossatezza indeboliscono la mamma e le sue difese immunitarie; in più, per alcune, insorgono i primi disturbi intestinali che vengono associati a virus, con febbre e dolore di stomaco.

Sintomi gravidanza primi giorni

Durante i primi giorni di gravidanza la presenza di dolore pelvico, perdite scarse e irritabilità possono essere associati alla sindrome premestruale. Infatti non è strano che la donna, in attesa del ciclo, confonda l’inizio della gravidanza con l’imminente sfaldamento endometriale; sarà poi il ritardo conclamato a insinuare il dubbio che non si tratti del ciclo in arrivo.

Perdite bianche in gravidanza

Le perdite bianche a inizio gravidanza che si protraggono fino al termine possono essere quantitativamente un fastidio per la futura mamma. Risulta quindi importante evitare di contenerle con salvaslip o assorbenti poiché favoriscono l’insorgenza di infezioni; infatti è meglio, in queste circostanze, usare biancheria bianca e cambiarla con frequenza (fino a 3 volte al giorno).

Perdite bianche dense

Le perdite bianche non sono sempre segnale di normalità, poiché se eccessive e maleodoranti possono indicare una Candidosi in atto. La Candida è una malattia, a base fungina, che può insorgere in gravidanza o al di fuori, per alterazioni dell’ambiente e del pH vaginale; le perdite somigliano a ricotta e sono parecchio abbondanti e differiscono dal normale muco che di norma è filante e assai trasparente.

Muco giallognolo

La perdita del tappo mucoso rende evidente la presenza di muco giallognolo, ma non di cattivo odore, accompagnato a qualche lieve stria ematica transitoria. Il tappo viene perso intorno alle 36-37 settimane con l’insorgenza della prima attività contrattile e segna l’inizio di un travaglio ormai imminente.

Nidazione

La nidazione, o impianto, è il momento in cui l’embrione si impianta nell’utero materno, in corrispondenza dell’endometrio, il quale provvederà a creare un ambiente idoneo per la sua crescita. Una volta giunto a destinazione, l’embrione comincerà una serie di processi evolutivi che porranno le radici della gravidanza stessa, con l’aiuto del progesterone che verrà prodotto a tutela della gestazione stessa.

Muco giallo

La presenza di muco giallo può indicare la presenza di infezioni vaginali, in corso di gravidanza o a prescindere, che richiedono l’esecuzione di un tampone e successivamente di una terapia specifica. Le infezioni più ricorrenti sono la Clamidia, la Gardnerella, il Mycoplasma, o il Trichomonas, generate da microrganismi diversi tra loro.

Ovulazione e concepimento

L’ovulazione è il momento in cui la cellula uovo viene rilasciata a livello ovarico e captata per essere resa disponibile alla fecondazione. Questo momento è fondamentale per tutte le coppie che cercano un bambino, per il calcolo dei giorni fertili. Rispetto all’ovulazione che avviene al 14esimo giorno, sono da considerarsi giorni “buoni”, per il concepimento, anche i due precedenti e i due successivi.

Muco

Muco

Il muco in gravidanza è prodotto da specifiche ghiandole del collo dell’utero con funzione di protezione e barriera da infezioni e agenti patogeni/esterni. Tutte le donne hanno il muco, specie nel periodo ovulatorio, ma in gravidanza ne viene prodotto di più per garantire ai tessuti una maggiore imbibizione.

Muco vaginale

Il muco ha diverse tipologie che variano da quello molto appiccicoso (simile a colla stick), quello più cremoso (molto simile alla crema per il corpo), o ancora può essere acquoso (specie in gravidanza), oppure ancora si manifesta come il bianco dell’uovo (soprattutto nel periodo fertile quando è molto elastico).

Ovulazione muco

Quando si correla ciclo e gravidanza l’osservazione del muco è utile per capire se la donna ha probabilità di rimanere incinta attraverso rapporti non protetti. Il muco ovulatorio è bianco, filante, e molto abbondante; più raramente si accompagna a sangue o a qualche lieve dolore addominale, che di norma colpisce di più le giovani donne molto sensibili.

La gravidanza

Per capire se si è in gravidanza, un sintomo chiave è l’amenorrea, ovvero l’assenza di ciclo. Un ritardo del ciclo di 10 giorni deve fare sospettare la possibilità di una dolce attesa, e quindi prospettare l’esecuzione di un test. Durante le prime settimane i test delle urine e quelli ematici sono sovrapponibili, e la donna può scegliere di praticare quello che le risulta più comodo.