Gravidanza, dormire supine mette a rischio il bambino: ecco il perché
Quando si è incinta, occorre fare attenzione ai movimenti bruschi ma anche alla posizione da assumere mentre si dorme. Sì, perché un recente studio ha sottolineato quanto dormire supine durante la gravidanza potrebbe mettere a rischio la stessa, oltre che compromettere il bambino. Vediamo il perché.
Lo studio americano
Già uno studio condotto dai ricercatori statunitensi dell’Università del Michigan qualche hanno fa aveva sottolineato che dormire sulla schiena durante la gravidanza esponeva il bambino al rischio di morte neonatale.
Nello specifico, dormire in posizione supina farebbe aumentare le probabilità che il neonato abbia un basso peso alla nascita di fattore 5; questo evento sarebbe collegato all’alto rischio di mortalità neonatale.
La ricerca neozalandese
Ora, uno studio elaborato in Nuova Zelanda ha messo in luce che la posizione più sicura in cui dormire in gravidanza è quella di stare coricate sul lato sinistro. La ricerca, condotta da Lesley M. E. McCowan, ha anche chiaramente analizzato tutti i possibili rischi di morte perinatale del bambino.
Gravidanza a rischio
Questi rischi sarebbero dovuti alla posizione supina che la mamma assume durante il sonno in uno stato avanzato di gravidanza, oltre le 28 settimane, quindi dal settimo mese circa. Lo studio, riportato da Universo Mamma, ha esaminato che nei di morte perinatale, il decesso del piccolo era associato alla posizione supina che la madre ha riferito di aver assunto per dormire durante la notte precedente alla morte del piccolo.
La posizione supina è associato all’aumento del rischio di decesso
Dai risultati dell’indagine è emerso che dormire in gravidanza in posizione supina è proporzionale ad un aumento del rischio di morte perinatale del piccolo, che si aggira intorno al 9,4% dell’intera popolazione.
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Le conclusioni dello studio hanno inoltre evidenziato che dormire supine in gravidanza è associato ad un aumento di 3,7 volte del rischio complessivo di morte perinatale, a prescindere da altri fattori di rischio.