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Streptococco: sintomi, contagio, cura

Tra le cose che spaventano maggiormente in gravidanza c’è l’infezione da streptococco. Ma di cosa i tratta precisamente? Interessa solo le gestanti o anche il resto degli adulti e i bambini? Che tipo di microrganismo è? Lo streptococco è un batterio sferico le cui cellule sono disposte in coppie o catenelle. Sono capsulati, immobili, non emettono spore, Gram-positivi e ossidasi negativi. A seconda della specie sono più o meno esigenti dal punto di vista nutrizionale, e costituiscono la gran parte della popolazione microbica orale e faringea e possono essere rinvenuti lungo tutto il tratto intestinale, a livello vaginale e anche cutaneo.

Streptococco contagio

Lo streptococco come si prende? Alcune specie del batterio streptococco, come lo streptococco piogene, lo streptococco agalactiae è lo streptococco pneumoniae, sono dotate di un notevole potenziale patogeno. Mentre, altre specie che frequentemente sono commensali dell’organismo umano e possono occasionalmente causare processi morbosi.

Ovvero nel momento in cui il sistema immunitario subisce un abbassamento delle difese, le specie più aggressive dello streptococco possono prendere il sopravvento, penetrare nella circolazione sanguigna o localizzarsi in particolari distretti dell’organismo.

Ma precisamente come si prende lo streptococco? Lo streptococco ha un contagio molto vasto. Le varie specie di streptococco rappresentano cause altrettanto vaste di infezione. Ad esempio può essere trasmesso attravero le mucose delle prime vie aeree (il mal di gola da streptococco è spesso dovuto all’infezione da streptococco di gruppo a), per via cutanea, o attravero le altre mucosa che permettono il contatto dell’organismo con il mondo esterno.

Dunque il contagio avviene attraverso l’aria, tramite starnuti o colpi di tosse. È possibile infettarsi anche toccando una superficie contaminata portandosi dopo la mano al naso, alla bocca o agli occhi. Ecco perché i bambini che frequentano la scuola o l’asilo, che sono costretti a rimanere a lungo in locali chiusi e affollati, sono maggiormente a rischio. Lo streptococco rimane contagioso fino a circa venti giorni dalla comparsa. Il periodo di incubazione dello streptococco si aggira, invece, intorno ai 2-4 giorni.

Eistono vari metodi di identificazione che permettono di eseguire un test rapido per rilevare lo streptococco che permetta di risalire al giusto antibiotico per lo streptococco.

Una volta identificato lo streptococco responsabile della patologia si può risalire, per ogni streptococco, all’antibiotico a cui è sensibile. Nel caso dello streptococco piogene, l’antibiotico di elezione è la penicillina. Se presente allergia a quest’ultima si opta per l’utilizzo dell’eritromicina generalmente.

streptococco

Streptococco senza sintomi

Non sempre l’infezione da streptococco è sintomatica. Ci può essere l’infezione senza una reazione infiammatoria così evidente da scatenare una sintomatologia sistemica. L’organismo, in tal caso, riuscirebbe a combattere l’agente infettante, senza eccessivi forzi, senza dover necessariamente scatenare una evidente reazione infiammatoria contro lo streptococco, senza febbre.

Infezione da streptococco sintomi

Ovviamente i sintomi dell’infezione da streptococco dipendono dal tipo di streptococco, dal potere patogeno dello stesso, dalla localizzazione dell’infezione (streptococco vaginale ad esempio) e dalle difese di cui l’organismo dispone al momento dell’attacco batterico.

Streptococco sintomi

Considerando che esistono circa 20 specie diverse di streptococco, ma solo alcune di esse comportano rischi per il nostro organismo, si più facilmente comprendere come i sintomi dello streptococco non siano sempre evidenti e non certamente sempre gli stessi. Quelli più comuni che creano situazioni e quadri patologici, soprattutto nei bambini, sono lo streptococco beta emolitico di gruppo A e lo streptococco beta emolitico di gruppo B.

Streptococco sintomi iniziali: mal di gola, mal di testa, febbre e tutto ciò che ne deriva. Per poi causare l’insorgenza di quadri patologici come tonsillite, polmonite e scarlattina. Se la patologia si aggrava, se viene trascurata o mal curata, possono insorgere patologie più gravi.

Tra queste si annoverano la meningite, l’endocardite, l’artrite settica e la setticemia. Lo streptococco può determinare anche sintomi cutanei scatenati appunto dalle possibili infezioni cutanee che esso provoca.

streptococco contagio

Sintomi streptococco bambini

I sintomi dello streptococco nei bambini sono tra le manifestazioni più comuni di infezione. Soprattutto per i più piccoli, che frequentano l’asilo o la scuola, è facile essere soggetti al contagio. Il periodo di incubazione nei bambini è compreso generalmente tra i 3 e i 4 giorni, provocando nel frattempo mal di testa, febbre, spossatezza, dolori articolari, mal di pancia, arrossamento della gola, gonfiore dei linfonodi del collo, difficoltà nella deglutizione, tonsille infiammate, perdita di appetito e nausea.

Possono manifestarsi eruzioni cutanee, alitosi, dolore alle orecchie, sinusite e vaginite considerando la varietà di specie batteriche. Tra l’altro, come premesso, si verificano pure casi senza febbre o addirittura senza sintomi di alcun genere.

Generalmente l’assenza di sintomi si riscontra nel portatore sano di streptococco, che non è contagioso. Basta sottoporre il bambino a un tampone (per rilevare lo streptococco) faringeo, per identificare con chiarezza la presenza del batterio e lo sviluppo dell’infezione.

Si può eseguire un tampone rapido che consente di ottenere il risultato in breve tempo, circa 5 minuti. Se invece si esegue il classico tampone faringeo che richiede analisi di laboratorio, i tempi di attesa sono di circa 24-48 ore. La malattia può ripresentarsi più volte, infatti si tratta di un tipo di infezione recidiva e ricorrente.

Per evitare il contagio è molto importante mettere in atto una buona prevenzione. Essa consiste nel lavare accuratamente le stoviglie e gli oggetti usati dal bambino malato, non condividere con lui il cibo e le bevande, sostituire il suo spazzolino non appena l’infezione guarisce. Per quanto riguarda il rientro a scuola, basterebbe aspettare 24 ore dall’inizio della terapia a base di antibiotici, meglio qualche giorno in più.

streptococco bambini

Streptococco sintomi adulti

Essendo differenti le specie batteriche, variano anche in maniera importante i tempi di contagio e di guarigione. In merito all’infezione da streptococco negli adulti, è possibile affermare che le difese degli organismi adulti permettono una maggiore protezione. Infatti è molto meno frequente la rediciva in un adulto, ed atrettanto raro è che evolvano in un quadro patologico grave.

Nonostante ciò non è raro contrarre lo streptococco in gravidanza. A tal proposito è offerto a circa 32 ettimane di gestazione un tampone vagino rettale finalizzato all’identificazione dello streptococco di gruppo B (streptococco agalactiae).

Se il tampone risulta positivo a tale patogeno, la gravidanza prosegue normalmente e si provvederà in fase intraparto a somministrare alla partoriente una copertura antibiotica atta a prevenire il contagio al neonato nel corso del periodo espulsivo.

Subito dopo il parto verranno effettuati i controlli necessari sul neonato, con tampone delle mucose orali, nasali e delle congiuntive. Qualora risultasse (ipotesi remota) positivo il tampone, si provvederà alla terapia antibiotica per prevenire l’evoluzione della sintomatologia e l’insorgenza del disturbo.

Streptococco cura

Come si cura lo streptococco? Una terapia adeguata permette di evitare spiacevoli conseguenze sia nei neonati sia nei bambini più grandi. Lo streptococco non trattato indebolisce l’organismo al punto di sfociare anche in problemi ai reni e infezioni del sangue.

La terapia giusta è a base di un antibiotico specifico. Seguendola scrupolosamente, i sintomi dovrebbero scomparire già dopo qualche giorno. Per la guarigione completa potrebbe essere necessaria qualche settimana.

Per velocizzarla si possono assumere fermenti lattici e ricostituenti vitaminici. I rimedi naturali sono utili in quanto contribuiscono a prevenire e ad alleviare il dolore. Ad esempio, per il mal di gola da streptococco si consigliano olio di girasole, miele e caramelle naturali. Il ribes nigrum è utile per supportare il sistema immunitario. Certamente non sostituiscono la terapia antibiotica.