Epidurale, 5 cose da sapere: com’è nata, i rischi e a chi è consigliata

Cinque strane cose che non sai sull’epidurale

Epidurale: la parola più acclamata ed urlata dalle donne in sala parto durante il travaglio. Ebbene sì, l’epidurale sembrerebbe quella pozione magica che consente alle donne di non sentire più il dolore delle contrazioni durante il travaglio. Effettivamente è vero, essa anestetizza in parte i centri del dolore che si attivano durante la contrazione. Questo favorisce una scarsa percezione del dolore durante la contrazione da parte della donna. Permette quindi di riprendere le forze e di riposarsi dopo il dolore patito. Il dolore della contrazione potrebbe però ricomparire quando la dose di anestesia inizia a svanire ed in quel caso bisogna eseguirne una nuova. L’epidurale infatti è una anestesia che viene eseguita in sala parto dall’anestesista. Il medico inserisce un cateterino che permetterà l’infusione dell’anestetico tra il legamento giallo e la dura madre.

Cinque curiosità sull’epidurale

1– L’epidurale viene scoperta nel 1931 dal medico Achille Mario Dogliotti. Dal ’31 sino ad oggi le tecniche descritte dal professore sono rimaste pressochè invariate. Oggi naturalmente i materiali sono più sofisticati ed i medicinali utilizzati sono meno tossici e più potenti.

2– Viene chiamata epidurale o anestesia peridurale perchè per l’appunto viene eseguita nello spazio epidurale. È considerata un’anestesia loco-regionale perchè è in grado di anestetizzare svariate parti del corpo.

3– Alcune complicazioni dell’epidurale possono essere infezioni locali o sistemiche, allergie ai farmaci utilizzati e problemi nella coagulazione del sangue.

4– In Italia il parto in analgesia è garantito 24 ore su 24 e gratuitamente nel 16% delle strutture ospedaliere. Non tutte le sale parto però mettono a disposizione questa tecnica analgesica e in alcune si deve anche pagare.


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5– L’epidurale favorisce un controllo maggiore del dolore e lascia comunque la percezione dell’arrivo della contrazione. Ultimi studi scientifici hanno dimostrato che migliora situazioni di stress durante il travaglio ed è consigliata nelle donne ipertese e diabetiche.