Perché eseguire un cesareo in una donna nata da cesareo?

Secondo cesareo più doloroso del primo: i rischi da conoscere

Secondo cesareo

Il secondo parto cesareo è evitabile, sebbene molte mamme non vengano informate sull’eventualità di partorire in modo naturale. Chiaramente, è giusto e opportuno che i professionisti che seguono e monitorano una seconda gravidanza dopo cesareo, analizzino le condizioni materne; è quindi necessario capire l’indicazione del primo cesareo, e la probabilità con cui questa potrebbe ripresentarsi.

Tuttavia, è possibile che la donna reiteri l’intervento in un secondo taglio cesareo, ma eviti ad esempio il terzo cesareo. Le nuove raccomandazioni sul VBAC (parto vaginale dopo taglio cesareo) manifestano la possibilità di partorire spontaneamente anche dopo due cesarei, purché intercorra un tempo di almeno 18 mesi dal precedente.

Parto naturale dopo cesareo

Il secondo parto è diverso dal primo, così come la gravidanza, e questo è il principio fondamentale secondo cui è importante contestualizzare sempre il benessere materno fetale e lo stato di salute. Il motivo per cui spesso il TOLAC (travaglio di prova dopo cesareo) viene abbandonato è il pericolo di rottura d’utero.

Parto naturale dopo cesareo

Esso però è infondato, dal momento che il rischio in percentuale non è significativamente rilevante rispetto a un parto vaginale. Inoltre, sembrerebbe essere più rischioso un taglio cesareo, per la possibilità di traumi, emorragie e infezioni.

Il parto naturale dopo cesareo è principalmente una scelta e il frutto della volontà materna; eppure, una donna non correttamente informata non può scegliere. Ecco perché sarebbe opportuno, già alla dimissione ospedaliera, fornire alla donna tutte le possibilità future che le si prospettano; discutere con la coppia del bilancio tra rischi e benefici del parto futuro crea consapevolezza.


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Soprattutto donne molto giovani, in salute e con gravidanze fisiologiche, devono poter decidere in autonomia, fidandosi dei professionisti che le accompagnano. Il VBAC oggi è praticato più che in passato, e questo si deve a una migliore formazione dei professionisti, a un incremento delle risorse ospedaliere disponibili, e soprattutto della maggiore consapevolezza scientifica che hanno oggi le future mamme. L’informazione è il potere più grande.