perdite maleodoranti

Perdita in gravidanza: cause e conseguenze

Perdita in gravidanza

In gravidanza, le perdite di qualsiasi colore, consistenza ed entità, rappresentano un forte motivo di allarme. Per ogni donna, di qualunque natura esse siano vengono considerate come un potenziale pericolo per la futura mamma. Questo spesso accade perchè in alcuni casi possono essere il segnale di un evento patologico in atto. Ma nella maggior parte dei casi non è così, anzi fanno parte dei vari cambiamenti a cui espone una gravidanza.

Perdite in gravidanza

Che siano perdite vaginali trasparenti, perdite da impianto, o altro, esse richiedono un controllo specialistico per capirne l’eziologia. In realtà, le perdite spesso rappresentano un normale cambiamento della condizione ormonale instaurata con la gravidanza. Però esistono perdite che vanno approfondite e studiate con cura perché potrebbero essere il sintomo di qualcosa che non procede come dovrebbe.

Perdite marroni

Le perdite scure sono attribuibili a sangue ossidato, cioè sangue ormai vecchio che a contatto con l’aria assume la colorazione tipica del sangue scuro. Questa condizione è particolarmente frequente nei casi in cui non ci sia un sanguinamento in corso, ma ci sia stato, così come avviene negli ultimi giorni di una mestruazione.

Perdite di sangue

Si tratta comunque di perdite di sangue, che a seconda del periodo gestazionale possono significare cose diverse. Esse, a meno che non si tratti di un vero e proprio flusso ematico, non assumono il classico colore rosso vivo tipico del sangue.

perdita in gravidanza

Perdite vaginali

Un tipo di perdita vaginale molto frequente nella fase finale della gravidanza può essere attribuibile al tappo mucoso. Ovvero quel secreto simile a muco che chiude il collo dell’utero durante la gravidanza, per preservarla e impedire la risalita di agenti esterni nocivi alla normale prosecuzione della stessa. In tal modo costituisce una vera e propria barriera chimico-fisica-immunologica che sigilla per tutti i 9 mesi l’ambiente intra uterino.

Muco vaginale

Tale barriera viene persa nel momento in cui delle modificazioni del collo dell’utero ne permettono lo scivolamento. La colorazione della perdita è marrone, fino a striarsi di una minima quantità di sangue, poiché i capillari sono fragili e possono rompersi anche con le piccole contrazioni che favoriscono la fuoriuscita del tappo mucoso.

Perdite bianche

Le perdite vaginali bianche in gravidanza richiedono una certa attenzione. Esse devono essere ben identificate perché possono indicare una normale condizione della gestazione, chiamata leucorrea gravidica (perdite liquide), ma anche condizioni patologiche. Queste ultime in genere possiedono un cattivo odore, una colorazione bianco lattiginosa simile al caglio, e generano prurito, bruciore o fastidio (perdite da candida).

Perdite bianche dense

In questo ultimo caso bisogna indagare l’agente determinante mediante un tampone vaginale, per individuare il tipo di terapia da seguire per allontanare l’infezione. Di per sè la candida non provoca problemi al feto, ma per proteggere la salute ed il benessere materno è bene intervenire prima che l’infezione evolva ulteriormente.

Perdite bianche in gravidanza

Le perdite acquose in gravidanza, di cui si è anticipato prima, sono copiose e presenti già dall’inizio della gravidanza. Si tratta di un ulteriore meccanismo di difesa nei confronti della gravidanza messo in atto dall’organismo materno.

perdite marroni

Perdite acquaose

Queste continue perdite liquide hanno il compito di mantenere pulita la vagina, impedendo la colonizzazione dei batteri e la loro eventuale risalita verso il collo dell’utero.

Perdite bianche inizio gravidanza

Già dai primi giorni, il 2 mese di gravidanza ci si rende conto di avere gli slip perennemente umidi a causa della continuità dell’idrorrea gravidica. L’unico fastidio che provoca è questa sensazione frequente di umido. A parte questo tali perdite vaginali non hanno odore, non provocano fastidi, nè prurito o bruciore.

Leucorrea gravidica

Questa leucorrea gravidica si protrae per tutto l’arco della gestazione fino alla fine della stessa, A termine di gravidanza compaiono in concomitanza delle striature ematiche dovute alle fisiologiche modificazione a cui è soggetto il collo dell’utero sotto l’azione delle contrazioni uterine.

Perdite bianche cremose

A seconda della densità e di altri aspetti si possono distinguere le perdite fisiologiche da quelle patologiche. Una perdita cremosa è quella che caratterizza la seconda metà del puerperio. Ovvero di quella fase di circa 40 giorni che decorre dal parto alla prima mestruazione dopo la gravidanza. Inizialmente queste sono perdite ematiche molto fluide. Con il passare dei giorni assumono l’aspetto di coaguli, successivamente si fanno gialline e cremose, poi bianche e sempre più scarse.

Perdite gialle in gravidanza

Le perdite gialle dense, accompagnate a prurito inteso e odore molto forte indicano un’infezione da Trichomonas. Ovvero un parassita che si alimenta di zuccheri che diminuiscono l’acidità del pH vaginale. La donna per accertarsi della diagnosi dovrà eseguire un tampone vaginale ed eseguire la terapia utile nel caso in cui questo risulti positivo. La terapia indicata sarà necessaria anche per il partner e l’uso del profilattico per i rapporti sessuali è certamente raccomandato. Altre possibili cause di perdite gialle o verdastre e maleodoranti possono essere altri tipi di infezioni dovute, ad esempio, a Clamidia e Gonorrea.

Perdite maleodoranti

Le perdite gialline in gravidanza potrebbero essere maleodoranti. Questo aspetto dipende dall’agente scatenante. A seconda della causa si avrà un colore, un’odore, una densità e una quantità della perdita differente. Anche la sensazione a livello locale potrà lievemente differenziarsi, anche se i sintomi sono pressoché gli stessi (prurito, bruciore, dolore, gonfiore, irritazione).

Perdite

Se l’origine delle perdite è patologica bisogna immediatamente intervenire tramite una terapia mirata. Bisogna però essere in grado di distinguerle dalle differenti varianti di perdite che si presentano nel corso della gestazione. La vagina in gravidanza svolge un ruolo fondamentale nella protezione del feto. Ma ci sono anche perdite di sangue che possono essere tranquillamente considerate fisiologiche.

Perdite di sangue in gravidanza

Le perdite di sangue sono di certo quelle che destano maggiore preoccupazione e si classificano come perdite del primo trimestre e perdite del terzo trimestre. Le perdite molto precoci, tra la 6-8 ws fino alla 12 ws sono sintomo di minaccia di aborto o di aborto in atto. Un aborto in atto può comprendere perdite intense, come una mestruazione particolarmente abbondante, mentre la minaccia d’aborto può indicare una minima area di distacco che può creare un sanguinamento transitorio e poi arrestarsi fino al totale riassorbimento dello stesso.

Perdite rosa

In entrambi i casi appena esposti, i dolori e la colorazione rosso vivo del sangue possono presentarsi anche in una gravidanza che sta procedendo comunque bene, nonostante una leggera perdita. Le perdite ematiche in gravidanza più tardive, in particolare prima della 36-37 ws di gravidanza, sono da ricondurre a problematiche placentari(ad esempio nel caso di placenta previa o il distacco). Le perdite rosa indicano invere una leggera perdita ematica.

Perdite rosa in gravidanza

La gravidanza è un momento di grande preoccupazione e apprensione, e in un tale clima le perdite ematiche rappresentano un problema spesso poco o troppo tenuto in considerazione. Per questo tutte le gestanti devono essere rese dotte e informate per poter interpretare queste perdite. A volte le perdite rosa sono perdite ematiche di poca importanza che si uniscono a sostanze già presenti in vagina (le tipiche perdite acquose della gravidanza) che ne aumentano la consistenza.

Perdite marroni in gravidanza

Le perdite rosa sono prevalenti a inizio gravidanza per l’annidamento dell’embrione o avvengono in seguito a una visita vaginale. Sono perdite composte da minime quantità di sangue misto al muco vaginale che regrediscono autonomamente in un paio di ore. Le perdite marroni in gravidanza, generalmente indicano soltanto una situazione di perdita ematica ormai in regressione.

Spesso ed erroneamente queste perdite vengono ricondotte al ciclo in gravidanza ma ciò non è scientificamente corretto. Lo spotting che si verifica durante la gestazione sembra quasi una normale mestruazione, ma non lo è. Durante la gravidanza possono verificarsi delle perdite ematiche di varia natura, ma di certo non sono di natura mestruale.