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Elettrocardiogramma in gravidanza

Elettrocardiogramma in gravidanza

L’elettrocardiogramma è un esame strumentale, non invasivo, che valuta e monitora l’attività cardiaca; esso rientra tra le analisi in gravidanza, e in particolare per la preparazione al momento del parto. Le donne in età fertile hanno quasi sempre un elettrocardiogramma normale, ma l’esame ecg viene fatto in modo preventivo. Eseguire un ECG è obbligatorio dopo i 35 anni o in donne con cardiopatie pregresse alla gravidanza; tuttavia è ormai eseguito a tutte.

Nel corso delle ultime visite in gravidanza, intorno alla 37 settimana di gravidanza, viene prescritto dal medico l’esame cardiaco, che verrà valutato successivamente dal cardiologo; se, invece, la donna ha un cesareo programmato è possibile che venga eseguito già prima per la sicurezza anestesiologica. E quali sono i costi dell’elettrocardiogramma? Esso è totalmente gratuito, e a carico dell’Azienda Ospedaliera.

Come si fa l’elettrocardiogramma? L’ecg prevede che la donna sia sdraiata sul lettino, rilassata, e il medico (o l’infermiera o l’ostetrica) applicherà degli elettrodi su zone particolari del corpo; da queste si rilevano i principali impulsi elettrici cardiaci.

Calendario gravidanza

Calendario gravidanza

Il calendario della gravidanza aiuta la donna a vivere settimana dopo settimana i cambiamenti della gestazione e a conoscere gli esami della gravidanza che sono necessari. La futura mamma viene sottoposta periodicamente ad analisi del sangue in gravidanza; quest’ultime scongiurano alterazioni a carico dell’emocromo (in particolare dell’emoglobina e delle riserve di ferro) o di infezioni (globuli bianchi).

La curva da carico in gravidanza, invece, è destinata a donne che hanno un’età uguale o superiore ai 35 anni, un BMI (indice di massa corporea) uguale o superiore a 25, precedente macrosomia fetale o diabete gestazionale, e/o familiari stretti affetti da diabete. Questo esame rientra tra le esenzioni in gravidanza.

Infine, per quello che riguarda la flussimetria in gravidanza, essa è da eseguire solo in caso di necessità (in particolare per patologie della crescita fetale o patologie vascolari materne). Quindi non si configura come esame di routine, ma è un’ecografia di II livello specialistica; per altro può essere eseguita dopo le 40 settimane per il monitoraggio di gravidanze protratte.