raffreddore neonati

Raffreddore neonati

Raffreddore neonati

Il raffreddore nei neonati è l’infezione che più frequentemente interessa le alte vie respiratorie. Il raffreddore può essere causato da vari virus, che nella maggior parte dei casi sono appartenenti alla famiglia dei rinovirus. In caso di raffreddore i sintomi si ritrovano in un neonato con il naso chiuso, starnuti, neonato con tosse. Nei neonati il mal di gola e talvolta febbre possono evidenziarsi a lungo andare.

Raffreddore

I più piccoli si ammalano di più perché non hanno ancora sviluppato una sufficiente barriera di difesa da parte degli anticorpi. Si stima che in media ci siano circa 7 episodi all’anno in cui il neonato manifesta raffreddore. Soprattutto nel corso della stagione invernale è più probabile che il bambino sia raffreddato.

Bronchiolite

Può capitare di imbattersi in una forma di raffreddore che non passa o in una bronchiolite. I neonati soprattutto con gli sbalzi di temperatura, sono messi ad elevato rischio essendo fisiologicamente più esposti rispetto agli adulti e “scoperti” dal punto di vista immunitario. Le basse temperature favoriscono inoltre l’ingresso di germi e stando spesso in ambienti chiusi per proteggersi dal freddo, sarà più facile il contagio.
raffreddore neonati

Tosse neonato

Il sintomo più caratteristico è il naso chiuso, il quale è determinato dall’infiammazione della mucosa e all’accumulo di muco all’interno delle cavità nasali. A questo si accompagna lo starnuto (il neonato respira anche male) e la tipica tosse nei neonati. Tali disturbi riflettono il tentativo dell’organismo di espellere le secrezioni. Spesso non bastano e nel tempo saranno accompagnati da mal di gola e febbre.

Raffreddore neonato

Il virus che causa il raffreddore al neonato si trasmette mediante le goccioline di saliva. Esse possono passare da un soggetto all’altro tramite starnuti e colpi di tosse, ma anche semplicemente parlando o toccando oggetti con cui ha avuto contatto una persona infetta e portandosi poi le mani alla bocca.

Rimedi raffreddore

Per curare il raffreddore la cura più efficace è liberare il naso chiuso e tenerlo pulito con semplice soluzione fisiologica e aspettare che passi da sé. Il raffreddore è una malattia che guarisce spontaneamente nel giro di una settimana, quindi basta aver pazienza e lasciare che faccia il suo corso. Questo non significa restare a guardare, a tal proposito può essere utile adottare alcuni accorgimenti.
raffreddore

Come curare il raffreddore

Come appena detto, il più efficace tra i rimedi per il raffreddore è la pulizia del naso. Da non sottovalutare il fatto che i bambini, fino a una certa età, respirano esclusivamente attraverso il naso. Di conseguenza i neonati con il nasino chiuso saranno particolarmente irritabili e nervosi, oltre al fatto che non stanno bene. Tra l’altro i più piccoli non sono ancora in grado di soffiarsi il naso, e potrebbero avere problemi nel corso delle poppate o durante il sonno. In quest’ultimo caso, non dormendo bene, e mangiando con difficoltà e fastidio cresce il loro livello di irritabilità e nervosismo.

Muco verde

La secrezione mucosa del nostro naso varia in termini di densità e conseguentemente anche di colore a seconda della causa specifica. Nel caso in cui si riscontra del muco verde nel naso, certamente si tratta di muco molto denso, fosse stato più fluido avrebbe avuto un colorito tendente al trasparente. Il colore non è dato, dunque, dalla presenza di batteri, come spesso viene detto.

Come stappare il naso

Un primo passo importante consiste nel liberare il naso. Ma come liberare il naso chiuso? In realtà è molto semplice, basterà fare dei lavaggi nasali più volte al giorno, specialmente prima della poppata e della nanna, per permettere al bambino di nutrirsi e riposare adeguatamente.

Naso chiuso rimedi

I lavaggi nasali si possono effettuare utilizzando soluzione fisiologica, acque termali, acqua di Sirmione, acqua di mare sterilizzata. In commercio si trovano confezioni in spray o flaconcini monodose, comodi soprattutto quando si è fuori casa. L’alternativa più conveniente è acquistare un flacone più grande di soluzione fisiologica per aerosol, oppure prepararne una versione più casalinga utilizzando semplicemente acqua e sale (90% di acqua e 10 % di sale) da bollire e lasciare raffreddare prima dell’uso.

Utilizzando una siringa senza ago con 5-10 ml di soluzione per narice si provvede a liberare le prime vie aeree. L’importante, nella procedura, è spingere sullo stantuffo piuttosto velocemente, così da esercitare una pressione che aiuta a rimuovere le secrezioni mucose. In farmacia si trovano anche aspiratori nasali, collegati a una bocchetta, oppure pompette aspira-muco. Decisamente possono essere utili e non sono dannosi, e soprattutto danno gli stessi vantaggi rispetto ad alternative più semplici ed economiche.

Aerosol bambini

Oltre ai lavaggi nasali, si può utilizzare l’aerosol con soluzione fisiologica. Dal momento che il vapore aiuta a sciogliere le secrezioni questo metodo si può rivelare di grande aiuto. L’importante è usare solo soluzione fisiologica e non aggiungere farmaci, come fluidificanti o cortisonici, i quali non hanno alcuna documentata efficacia.


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Come far passare il raffreddore

Alcuni interventi utili per alleviare i fastidi del raffreddore, oltre ai lavaggi nasali, possono consistere nell’umidificare gli ambienti, in quanto l’aria secca e calda asciuga le mucose e favorisce la formazione di croste, che tappano ancor di più il naso. Sollevare il materasso del suo lettino permette al piccolo di dormire con la testa leggermente rialzata, in modo da far defluire meglio le secrezioni. Fargli assumere spesso dei liquidi idrata il suo organismo e rende anche fluido il muco e, di conseguenza, libera il naso. Inoltre se il bambino non ha febbre, può uscire con le dovute precauzioni per evitare di esporlo a germi in una fase in cui è più vulnerabile.