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Poppata notturna: consigli, durata e benefici

Poppata notturna

L’allattamento al seno è una risorsa irrinunciabile sia per la mamma che per il bambino. Infatti, apporta numerosi benefici al piccolo in termini di nutrimento, ma anche dal punto di vista emotivo, cognitivo, sensoriale, ed immunitario. Spesso vengono sottovalutati però i benefici di cui può godere la donna, seguendo un corretto allattamento.

Benefici

Permette una protezione nei confronti delle neoplasia al seno e all’ovaio, aiuta a perdere il chili di troppo presi durante la gravidanza, favorisce il legame con il proprio bambino, la contrazione ed il perfetto ritorno in sede dell’utero dopo il parto. Inoltre, garantisce ad ogni donna la possibilità di dare al proprio bambino il miglior nutrimento in assoluto, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo ed alla giusta temperatura.

poppata notturna

Poppata

Il momento più temuto dalle neo mamme è però quello della poppata notturna. Partendo dal presupposto che ogni poppata debba essere gestita “a richiesta”, in modo che il bambino riceva l’apporto giusto per le proprie specifiche esigenze. Le poppate per il neonato presentano un intervallo quasi regolare di 3-4 ore. Ognuna di esse contiene la quantità di latte giusta, in relazione alla richiesta nutrizionale della poppata precedente.

Poppate

Nel corso delle poppate ha luogo il meccanismo che regola la produzione del latte. Esso si basa su un sistema materno regolato da prolattina ed ossitocina, ed uno neonatale, incentrato sulla sollecitazione mediante suzione della mammella. All’inizio il sonno del neonato viene interrotto solo dal senso di fame. Successivamente sono anche la curiosità e la sua voglia di scoprire il mondo esterno, che riducono il tempo di sonno rispetto a quello della veglia.

Poppate notturne

Dalla seconda metà del pomeriggio generalmente le poppate sono meno ricche di grassi. Il loro ridotto valore energetico potrebbe rendere più frequenti le poppate notturne. Sostanzialmente il senso di sazietà si esaurisce prima e il neonato richiede con maggior frequenza la poppata. Assolutamente normale e non un segno della minor qualità del latte.

Certamente per la mamma significa anche sacrificare parte del suo sonno notturno, ma per un primo periodo è bene venirsi incontro. Di conseguenza prima è la mamma a doversi adattare ai ritmi sonno-veglia del neonato. Sarebbe certamente più pratico far dormire il neonato in camera con i genitori, nella sua culla. Quando avrà fame inizierà con un lieve mugolio, a volte schioccherà la lingua per comunicare alla mamma che ha fame.


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Sarebbe bene prendere subito il piccolo per farlo mangiare in modo da non farlo troppo innervosire. Un bambino troppo affamato e piangente non si attaccherà bene, ingurgiterà troppa aria probabilmente non farà una buona poppata, ciò influirà sul suo riposo successivo ed il suo benessere fisico.