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Sindrome del bambino dimenticato: che cos’è e perché può capitare a tutti

Sindrome del bambino dimenticato

Hai mai sentito parlare della Sindrome del bambino dimenticato? Sai cos’è? Pensi che a te non potrebbe mai succedere di dimenticare in auto il tuo bambino? Forse ti sbagli!

Scordare un bimbo in auto non è un’azione volontaria, compiuta da genitori irresponsabili o superficiali. Si tratta di un fenomeno che si verifica per un conflitto dei sistemi cerebrali, un’amnesia dissociativa che potrebbe capitare ad ognuno di noi.

Il professor David Diamond, esperto di neuroscienze e memoria dell’Università del Sud della Florida, sostiene che tale fenomeno si possa manifestare a causa di un cambiamento nella routine quotidiana. Altri elementi comuni, riscontrati nei genitori che hanno dimenticato i figli in auto, sono forte stress, stanchezza e mancanza di sonno.

Che cos’è la sindrome del bambino dimenticato

Diamond ha compiuto diversi studi su quella che negli Stati Uniti viene chiamata FBS, Forgotten Baby Syndrome. Si tratta di una spiegazione medica di come e perché un genitore possa dimenticare di aver lasciato il proprio bimbo in auto. Secondo il professore tale gravissima dimenticanza sarebbe il risultato di un conflitto tra due sistemi cerebrali.

Nello specifico la memoria di abitudine, relativa alle azioni di routine tenderebbe, in alcune situazioni, a sopraffare la memoria prospettica, cioè quella preposta alla pianificazione ed esecuzione dei compiti futuri. Ciò avverrebbe in particolare nel momento in cui si deve far fronte ad un cambiamento di abitudine.

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Perché può capitare a tutti

Svolgere molte attività in maniera routinaria, quasi senza pensarci è normale. Quando agiamo in maniera abitudinaria la corteccia motoria, che controlla l’esecuzione dei movimenti, supera la parte più razionale e cognitiva del cervello. La memoria di abitudine è responsabile di un’amnesia dissociativa. Vuol dire che agendo in modo consuetudinario tendiamo a dimenticare ciò che non fa parte delle nostre prassi quotidiane. I genitori che hanno dimenticato i propri figli in auto non erano superficiali, ignoranti, o degenerati. Erano persone comuni, impiegati, professori, genitori come tanti alle prese col tram tram quotidiano che hanno ceduto ad una distrazione fatale.

I casi dei bimbi morti per essere stati lasciati in auto sono aumentati in Italia, come negli altri paesi europei. Anche negli Stati Uniti dove questo fenomeno è stato ancor più studiato e discusso, i casi di morti sotto i 3 anni in auto sono in aumento. Gli ultimi dati disponibili ci dicono che dal 1998 al 2013, la media di decessi infantili si attesta negli Stati Uniti attorno alle 38 vittime l’anno. La causa di morte è la crisi cardiaca causata dal repentino aumento della temperatura corporea. In Italia i numeri sono fortunatamente molto inferiori.

Come sappiamo l’ultimo episodio è avvenuto solo pochi giorni fa. Purtroppo queste gravissime disattenzioni continuano a verificarsi nonostante l’opinione pubblica appaia consapevole.

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Come evitare questa gravissima disattenzione

Per evitare di dimenticare il bimbo in auto dobbiamo innanzi tutto essere consapevoli di non essere supereroi. Bisogna ammettere i propri limiti sia come persone che come genitori. Sbagliare è umano, ma non possiamo permetterci un errore tanto grave. Quindi quando siamo troppo stanchi o stressati e ci rendiamo conto di agire in maniera troppo meccanica dobbiamo chiedere aiuto.

Possiamo poi far diventare un’abitudine il fatto di controllare sempre i sedili posteriori prima di chiudere l’auto. Per farlo possiamo lasciarci un oggetto che ci servirà quando scenderemo dalla macchina. Un aiuto ulteriore potrebbe essere rappresentato da diverse applicazioni che sono disponibili a questo riguardo.

Nessun dolore è più grande per un genitore della perdita di un bambino. Invece di puntare il dito contro genitori ritenuti irresponsabili e assassini dovremmo tutti riflettere, pensare a tutto ciò che facciamo, sempre.