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Rimedi per il pianto dei neonati: l’agopuntura

Pianto del neonato

Il pianto del bambino può essere una vera e propria fonte di stress per i neo genitori; il senso di impotenza nel non riuscire ad aiutare il piccolo colpisce tutte le mamme e i papà. Il pianto improvviso, continuo e fuori controllo (in inglese colic infant) coinvolge il 10-20% dei neonati, dalla seconda settimana al quarto mese di vita; inoltre il fenomeno è talmente diffuso da coinvolgere 1 famiglia su 5. Un’indagine condotta in Svezia dai ricercatori del Department of Health Sciences della Lund University e descritta su “Agupucture in Medicine”, propone l’agopuntura come possibile soluzione.

Il neonato spesso piange per la presenza di bolle d’aria all’interno dell’intestino, la cui eziologia non è sempre nota; si ritiene che essa sia presente perché l’apparato digerente è ancora immaturo, per la difficoltà nella suzione, o da ciò che mangia la mamma. Questo studio identifica la tecnica cinese come risolutiva, se praticata sul piccolo almeno due volte a settimana per due settimane; ovviamente l’agopuntura nel bambino è del tutto sicura.

Lo studio sull’agopuntura e il pianto neonatale

Il trial svedese è stato condotto su 4 centri di salute infantile; il campione era rappresentato da 147 bambini, affetti da colica nel lattante. Essa viene diagnosticata quando si verificano 3 ore al giorno di pianto, per almeno 3 giorni a settimana. I piccoli scelti avevano dalle 2 alle 8 settimane di vita, e ovviamente in buone condizioni di salute.

I neonati sono stati suddivisi in 3 gruppi random, ovvero in modo casuale; al primo gruppo è stata praticata l’agopuntura due volte a settimana per 2-5 secondi su un solo punto del corpo; al secondo gruppo per 30 secondi su 5 punti corporei; infine, al terzo gruppo, definito di controllo, non veniva praticato nulla. Ovviamente ai genitori è stato chiesto di scrivere in un diario la durata e la frequenza del pianto; essi poi venivano analizzati bisettimanalmente, visitando i piccoli e tenendo colloqui coi genitori.

Fortunatamente nel tempo il pianto regredisce, e con l’agopuntura è ancora meglio. Al completamento del trial, con 144 neonati, si è registrata una riduzione del pianto. I ricercatori hanno messo in conto che le coliche, col tempo, tendono a diminuire in modo naturale, anche in coloro che non hanno ricevuto agopuntura.

Tuttavia, nella seconda settimana di analisi, i piccoli del primo gruppo che piangevano erano 16, nel secondo 21 e nel terzo erano ben 31. Il risultato è significativo, se si pensa che anche a fine sperimentazione i piccoli avevano avuto una riduzione delle crisi di pianto.

Pianto del neonato

Perché i neonati piangono?

Il neonato che piange e si agita sta comunicando; motivo per cui il pianto non va azzerato o cancellato ma semplicemente alleviato. Inoltre vanno trattati quei neonati che effettivamente piangono in modo eccessivo, e oggi l’agopuntura è una buona alternativa terapeutica.

Nella cultura occidentale applicare aghi su determinati punti specifici del corpo ha un effetto antidolorifico mediato dalle endorfine; questo può essere utile se si pensa che la prima causa di pianto sono le coliche. Eppure solo il 16% ha effettivamente il fenomeno colico patologico; tutti gli altri potrebbero solo essere incapaci di comunicare o di relazionarsi con la loro mamma.

Il tutto però può risolversi, se aumenta il contatto col piccolo, anche attraverso delle semplici carezze; i piccoli hanno il loro carattere e i genitori devono imparare a conoscerlo. Tuttavia se al primo pianto si ricorre ad antispastici, per esempio, la relazione genitori-bambino non verrà mai costruita, e pensare che siano sempre e solo le coliche è superficiale.