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Neonato russa: cause e rimedi

Neonato russa

Può accadere di sentire il nostro piccolino dormire rumorosamente. Perché il neonato russa? I motivi possono essere davvero tanti. Nella maggior parte dei casi il raffreddore può essere la causa per cui il neonato russa. Sarà sufficiente pulire il suo nasino prima di farlo dormire, magari con i lavaggi nasali. In questo modo il bebè riposerà sereno e, al risveglio, sarà meno uggioso. Per pulire il nasino al nostro piccolino possiamo usare la soluzione fisiologica, iniettandola ad una narice alla volta, con una siringa, chiaramente priva dell’ago; oppure ricorrere a fialette già pronte.

Per migliorare il riposo ed evitare il binomio neonato russa, durante le ore notturne, facciamo dormire il bebè su un materasso un pochino sollevato. In questo modo faciliteremo la respirazione. Noi mamme sappiamo bene che, con un semplice raffreddore, i nostri bambini possono svegliarsi spesso durante la notte, non respirando bene, cosicché di giorno manifestano irritabilità e, in alcuni casi, anche inappetenza.

Alcuni genitori osservano delle bolle in bocca ai bambini, non necessariamente durante il sonno. Questo avviene per il neonato dal terzo mese, periodo in cui aumenta la salivazione. Non sapendo ancora deglutirla, può capitare di vedere il neonato che sbava.

Anche durante il sonno, in questa fase, qualche bollicina in bocca ai piccini è facilmente notabile. Ma l’aumento della salivazione, fenomeno del tutto fisiologico dal terzo mese di età, non determina il sonno rumoroso.

In caso in cui notiamo neonato respiro affannoso e questo fenomeno non è legato ad un raffreddore, quindi non è passeggero, parliamone con il pediatra.

Neonato russa cause e rimedi

Solo una piccolissima percentuale di neonati russa durante il sonno per una deviazione del setto nasale. Nel bambino appena nato la causa della deviazione del setto nasale può essere ascritta a incidenti al momento del parto, dovuti ad esempio all’uso del forcibe. Se i genitori riportano un sonno rumoroso, in modo costante, il medico valuterà le condizioni delle tonsille e delle adenoidi. Spesso, un ingrossamento di questi organi, causa apnee notturne e il sonno rumoroso. Questo sospetto può essere chiarito attraverso una visita otorinolaringoiatria.

neonato russa

Un altra causa per cui i genitori notano che il neonato russa, può essere afferente ad una rinite allergica. L’aumento dei livelli di inquinamento, infatti, in alcune zone del nostro Paese, ha determinato la manifestazione di allergie già in tenerissima età.

Anche le tonsille e le adenoidi ingrossate, impediscono il corretto passaggio dell’area nell’apparato respiratorio, con conseguenze importanti. Le tonsille sono organi fondamentali per la difesa del sistema immunitario. Situate nel cavo orale, sono costituite da tessuto linfatico. Le adenoidi si trovano appena sopra le tonsille. Crescono dalla nascita del bebè fino al compimento del quarto compleanno, per poi rimpicciolirsi.

Perché si russa di notte? L’ingrossamento di questi organi, oltre ad essere la principale causa che spiega il perché si russa, favorisce l’insorgenza delle apnee notturne. Caratterizzate da una brevissima assenza di respiro, dovuta all’ostruzione dell’aria, da parte delle tonsille ingrossate.

Questa alterazione, quando compare in età pediatrica, se non trattata adeguatamente, favorisce l’insorgenza di stanchezza e spossatezza nel bebè durante il giorno e la possibile insorgenza di ripetute otiti.

otite

Nel bambino più grandicello l’ingrossamento di tonsille ed adenoidi favorisce l’insorgenza di enuresi, problematiche dentarie, difficoltà a chiudere completamente la bocca, per l’impossibilità di respirare.

Se noi adulti quando non riposiamo bene manifestiamo stanchezza e sonnolenza, i bambini manifestano spossatezza con l’iperattività e nervosismo. Campanelli di allarme che insieme alla combinazione neonato russa e, successivamente, bambino russa, devono metterci in guardia.

Quali sono i rimedi? Il medico dopo una specifica valutazione, a seconda del problema, interverrà prescrivendo una terapia antibiotica o scegliendo l’intervento chirurgico, per asportare gli organi compromessi.