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Camomilla neonati: quando si può dare?

Camomilla neonati

La camomilla è una pianta con proprietà calmanti e sedative. Molto spesso, quando ci si sente nervosi e non si riesce a dormire, la camomilla è una bevanda che riesce a calmare e a conciliare il sonno. Per gli adulti la camomilla è una bevanda consigliata in caso di agitazione, ansia o insonnia. Ma si può dare la camomilla ai neonati? Molto spesso i genitori per cercare di far addormentare i bambini vorrebbero fargli bere la camomilla. Questa bevanda aiuta anche a calmare i doloretti gastro-intestinali e a far rilassare. Nonostante ciò, gli esperti consigliano di non dare ai neonati la camomilla.

Camomilla per neonati

Fino ai 6 mesi di vita la camomilla per i neonati è sconsigliata. Perché? Fino a quest’età, l’unico nutrimento del piccolo dovrebbe essere il latte, che sia materno o artificiale. Ma allora i neonati possono bere acqua? Fino a quando si inizia lo svezzamento, non è necessario neanche dare l’acqua ai neonati, quindi a maggior ragione non si deve dare la camomilla.

Da evitare assolutamente è la camomilla solubile. Questa bevanda in polvere contiene tantissimi zuccheri che fanno davvero male al neonato. In generale la camomilla per i bambini deve essere senza zucchero, perché questo carboidrato fa molto male ai bimbi.

camomilla neonati

Tisane neonati

Lo stesso discorso vale per le tisane per neonati. Il bambino nei primi mesi di vita non ha bisogno di altro rispetto al latte. Proprio per questo motivo bisognerebbe evitare di dargli queste bevande. Da evitare addirittura fino ai 4 anni è la tisana al finocchio, che secondo alcuni studi contiene delle sostanze che potrebbero essere cancerogene. Queste sostanze sono contenute in quantità bassa ma non si conoscono le reazioni che potrebbero avere nei neonati.

Come far addormentare un neonato

Spesso quando i neonati piangono è per fame o per bisogno di contatto con i propri genitori. In questi casi le tisane o la camomilla per dormire o rilassarsi non potrebbero migliorare la situazione, che è dovuta ad altri fattori e non all’agitazione. Bisogna accertarsi che il piccolo sia sazio e farlo addormentare tra le braccia di mamma o papà.