foto_transaminasi_gravidanza

Transaminasi alte in gravidanza: cause e rischi

Transaminasi alte in gravidanza

L’aumento delle transaminasi colpisce dal 3 al 10% delle gestanti; esistono patologie che compromettono il fegato in gravidanza perché si riacutizzano, mentre altre cominciano proprio nell’arco dei 9 mesi; spesso infatti la persistenza di sintomi, come nausea e vomito, anche dopo il primo trimestre, spinge il curante ad approfondire le condizioni materne con esami ematochimici e strumentali. Gli esami del sangue che mostrano transaminasi alte, accompagnate ad ittero e dolore addominale indicano la presenza di patologia epatica. Inoltre, alcune malattie croniche del fegato, possono presentarsi con alterazioni cutanee.

In tale circostanza gli esami di laboratorio suggeriscono anche, nel 60% dei casi, una riduzione dell’albumina, e bilirubina alta in gravidanza. L’albumina è una proteina prodotta dal fegato per regolare i liquidi corporei e trasportare gli ormoni; l’albumina alta, più di quella bassa, è sintomo di gestosi (preeclampsia) e richiede un immediato monitoraggio ospedaliero della donna; la presenza massiccia di albumina infatti sta a significare che c’è un eccesso di liquidi che si depositano e favoriscono l’aumento pressorio.

Tornando alle transaminasi, a cui l’albumina si collega per la funzionalità epatica, quali sono le cause del loro aumento? Intanto le epatiti (croniche, acute, tossiche), problemi alla colecisti, attività fisica eccessiva o, come già sottolineato, gli squilibri ormonali della gestazione.

Transaminasi

Cosa sono le transaminasi? Le transaminasi sono enzimi che accelerano le reazioni metaboliche delle cellule; nel caso di specie questi fenomeni coinvolgono il fegato. I valori delle transaminasi, in condizioni normali, sono per le GOT (transaminasi AST) di 8-43 U/L e per le GPT (transaminasi ALT) di 7-45 U/L; ovviamente questi valori vanno contestualizzati nell’ambito delle modificazioni che in gravidanza colpiscono anche il fegato e gli altri organi addominali.

Quando preoccuparsi? Quando i valori aumentano e vi è una sintomatologia associata che è evidente e preoccupa la donna. In tal caso rivolgersi al medico significa fare anche un’ecografia che accerti il volume e le dimensioni del fegato; esso infatti potrebbe ingrossarsi. Tra i sintomi delle transaminasi alte c’è il prurito che è, ad esempio, associato a un aumento eccessivo degli estrogeni (iperestrogenemia) che compromettono il fegato. I sintomi della colestasi gravidica, infatti, annoverano il prurito che parte dai piedi, sale alle mani, per poi diffondersi a tutto il corpo; questa patologia è molto rara, ma è causata da acidi biliari alti in gravidanza.

Transaminasi alte

Transaminasi alte

L’analisi del fegato è fondamentale in tutti quei casi dove l’insorgenza del prurito non sia solo notturno ma continuo; esso infatti è un chiaro sintomo di maggiore sensibilità agli steroidi della gravidanza (estrogeni e progesterone). Come abbassare le transaminasi? Le transaminasi basse in modo eccessivo sono un problema, ma ridurre il livello nel sangue è possibile con l’alimentazione. Cosa mangiare con le transaminasi alte? A causarne un aumento potrebbe essere anche la dieta, specie se ricca di grassi o ipercalorica; motivo per cui sarebbe opportuno che la mamma facesse un counselling sulla giusta alimentazione da mantenere in gravidanza. Attenersi alla piramide alimentare, e bere almeno 2 litri di acqua al giorno è un buon metodo preventivo per evitare la maggior parte delle patologie gestazionali. Vanno evitati cibi fritti e bevande gassate.

Transaminasi gpt

Le transaminasi GPT (note anche come ALT-alanino aminotrasferasi) sono il tipo che ci da maggiori informazioni sulla funzionalità epatica. Un aumento eccessivo indica cirrosi, epatite, mononucleosi, o pancreatite. Un loro abbassamento di solito non è preoccupante, purché non associato altre condizioni morbose.

Gpt alto

Le transaminasi gpt alte sono altamente specifiche, visto che le got alte indicano anche una problematica cardiaca, o muscolare oppure scheletrica; in questi casi è opportuna una diagnosi differenziale. Le got basse non sono allarmanti, ma conseguenza fisiologica della gravidanza che si evolve. Got e gpt infine, rientrano negli esami di routine che vanno eseguiti periodicamente in gravidanze normali e a rischio.