I risultati dello studio

L’acido folico rende il neonato più intelligente

Acido folico

L’acido folico, o vitamina B9, è una molecola la cui assunzione è raccomandata durante la gravidanza; anzi, nelle coppie che programmano di avere un figlio si consiglia la somministrazione già un mese prima del concepimento. Il fabbisogno aumenta nel corso dei 9 mesi, anche perché l’acido folico non presenta alcun effetto collaterale; essi, però, possono essere associati solo a un sovraddosaggio. Le Linee Guida italiane riguardo alla gravidanza fisiologica, ne raccomandano un quantitativo di 0,4 mg al giorno.

Acido folico e gravidanza

L’acido folico previene i difetti del tubo neurale, come ad esempio la Spina Bifida; questa patologia non è altro che una rara malformazione della porzione inferiore e terminale della colonna vertebrale che determina erniazioni del midollo spinale, incontinenza fecale e/o urinaria, e un deficit del movimento, per ridotta sensibilità degli arti inferiori.

La vitamina B9 favorisce la rigenerazione delle cellule, e per questo non si assume nel caso di tumori, in quanto incrementerebbe la loro evoluzione e crescita. Ad ogni modo i benefici dell’acido folico sono molteplici e pertanto esso è consigliato sia prima che dopo il parto; infatti è un alleato per la cura di unghie e capelli. Inoltre, può essere facilmente assunto con l’alimentazione; in particolare si trova nei legumi, cereali, carciofi, kiwi, arance e fragole.

Acido folico in gravidanza

Acido folico: le novità

Se assunto per tutta la gestazione, l’acido folico consentirebbe al neonato di sviluppare la sua intelligenza emotiva. La ricerca dimostra che a 7 anni i bambini risultano più resilienti, e cioè più capaci di resistere e non sottrarsi allo stress e agli inconvenienti della vita; in poche parole se la mamma assume acido folico il piccolo sarà un adulto capace di adattarsi meglio ai cambiamenti e a tutte le situazioni a cui dovrà far fronte.

Lo studio ha reclutato 39 donne con i rispettivi figli. Tony Cassidy della Ulster University ha condotto questa ricerca che verrà presentata alla Conferenza annuale della British Psychological Society a Brighton. Di solito, l’assunzione di acido folico viene consigliata fortemente solo per i primi 3 mesi, e per i restanti 6 diviene facoltativo; gli esperti però hanno sconfinato questa credenza e confrontato i risultati.


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Tra i bambini di donne che avevano assunto acido folico per tutta la durata della gestazione (ovvero 22 mamme) è stata identificata una maggiore capacità di esprimere le proprie emozioni e riconoscere quelle altrui.