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Bagnetto e relax: che cos’è la Thalasso Bain Bebè

Bagnetto

Alla nascita non tutte le strutture ospedaliere concordano nell’eseguire un bagnetto precoce al nuovo nato. Il piccolo, infatti, nasce con una massiccia protezione addosso: la vernice caseosa. Questa sostanza naturale protegge in utero dalle infezioni e dopo il parto dalla termo dispersione. Inoltre il piccolo ha necessità di stare a contatto con la sua mamma, per ridurre al minimo i fenomeni di stress e ipoglicemia nel neonato.

Il bagnetto del neonato può essere un momento emozionante per i neo genitori, ma anche pieno di paura. Spesso, infatti, si teme di fare male al piccolo e lo si tocca con eccessiva cautela. Tuttavia, col passare del tempo il timore passa e si sostituisce a una più concreta sicurezza nei movimenti. In ospedale, alcune puericultrici, mostrano alla coppia come si lava il neonato in modo efficace e senza rischi; e ancora più importante educano su come prendersi cura del moncone ombelicale non ancora caduto. A prescindere da tutto ciò, il bagnetto è un momento fondamentale per la nuova famiglia; esso va vissuto come un momento di rilassamento e contatto tra i genitori e il piccolo.

Massaggio neonatale

Il benessere psicofisico del bambino viene incrementato col massaggio neonatale; movimenti circolari, rilassanti e delicati lo aiutano a sentirsi più sicuro e amato dai suoi genitori. Inoltre, esso risulta uno strumento comunicativo attraverso cui mamma e papà imparano a conoscere i bisogni del piccolo e a ridurre eventuali crisi di pianto, tipiche dei nuovi nati. Non va dimenticato il grande potere pro immunitario di un massaggio, e l’utile risoluzione di fenomeni come le coliche gassose o la stitichezza.

La gambe e i piedini sono le parti che il neonato predilige; secondo la Letteratura Scientifica massaggiare queste parti del corpo stimolerebbe la funzionalità degli organi oltre che il rilassamento fisico e mentale del piccolo. Da non sottovalutare anche il pancino, per facilitare la progressione di eventuale aria in eccesso. Infine va posta attenzione al volto, poiché infatti non tutti i neonati amano che gli si tocchi; se si evidenzia un certo fastidio o irrequietezza allora è il caso di smettere e massaggiare la schiena.

Bagnetto

Thalasso Bain Bebè

Sonia Rochel, una puericultrice francese, ha sperimentato un nuovo metodo di cura del neonato. Questa tipologia di bagnetto usa l’acqua per rilassare il piccolo, per ridurre lo stress e il trauma del parto. L’adattamento alla vita extra uterina può essere un vero trauma, nel cesareo come nel parto spontaneo, e quindi risulta fondamentale elaborare una strategia di aiuto per il nuovo nato. Il principio di questa tecnica si basa sull’idea che spesso i bambini risultano infastiditi dal bagnetto; ma come è possibile se sono stati immersi nel liquido amniotico per 9 mesi? L’osservazione dei movimenti e delle reazioni ha permesso di rendere il bagnetto una pratica piacevole.

La Thalasso Bain Bebè, nata nel 1995, prevede l’immersione del neonato in acqua calda, insieme ai benefici del massagggio e della musica rilassante; il tutto per un tempo di circa 15 minuti. Il massaggio, insieme ai normali movimenti dell’acqua aiutano il piccolo a stressarsi di meno, e a concentrarsi sulla musica e sul relax. Questo metodo è utile per bambini con meno di 2 mesi di vita, poiché i più influenzati dalla memoria della vita in utero; va praticato da personale esperto nella care neonatale, ma nulla toglie che si possano coinvolgere anche i genitori.

Dai 3 mesi in poi esistono corsi specifici di acquamotricità neonatale, che permetto ai piccoli di sperimentare il passaggio da un ambiente piccolo alla piscina. L’acquamotricità rafforza il rapporto con la coppia di genitori; il tutto favorisce un momento di intimità e di cura amorevole, per fare dimenticare al piccolo il disagio di aver perso il contatto diretto con la mamma.