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Troppo fruttosio danneggia il fegato dei bambini come l’alcol

L’alimentazione è fondamentale, non solo per noi grandi, ma soprattutto per i bambini. Più piccoli ed inevitabilmente più fragili, i nostri figli sono esposti a più rischi e più danni. Questi ultimi spesso sono dovuti ad un elemento contenuto in cibi e bevande apparentemente banale, ma che in realtà alla lunga può danneggiare il fegato come fosse alcol. Parliamo del fruttosio.

Fruttosio in eccesso danneggia il fegato

A dirlo questa volta è una ricerca tutta italiana, condotta dai medici e dai pediatri dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Roma. È una delle primissime indagini a riguardo, e dimostra come il troppo zucchero si trasforma in veleno per i bambini piccoli. Ogni grammo in più rispetto alla media giornaliera consentita (25 grammi) accresce di una volta e mezza il rischio di sviluppare malattie epatiche gravi.

Fruttosio e glucosio a confronto

È questa la soluzione a cui sono giunti gli esperti dell’ospedale capitolino. I risultati di queste indagini – che sono stati pubblicati anche dalla rivista Journal of Hepatology – sottolineano una differenza fondamentale tra glucosio e fruttosio. Il primo – secondo quanto riportato da Tgcom24 – può essere utilizzato quasi da ogni cellula del nostro corpo, mentre il secondo riesce ad essere metabolizzato solo dal fegato.

Questo comporta una diversa assimilazione dei due elementi nel corpo dei bambini. Il fruttosio è uno zucchero naturale presente in moltissimi elementi, soprattutto nella frutta. In una dieta bilanciata non provocherebbe alcun minimo danno. È l’abuso che può essere nocivo.

L’importanza di una giusta alimentazione

Ecco perché vengono di solito sconsigliati i succhi di frutta, le marmellate, le caramelle, in cui il fruttosio è aggiunto negli sciroppi e nei dolcificanti. Basta pensare che una lattina di bevanda zuccherata contiene il doppio della quantità media di fruttosio indicata in età pediatrica. Una merendina ne contiene il 45 percento in più, il succo di frutta poco più della metà.

Ecco allora perché gli esperti consigliano il da farsi sugli spuntini dei bambini, che “dovranno essere solo eccezionalmente a base di succhi di frutta o merendine confezionate, e non la regola quotidiana“.

Questo perché l’elevato consumo di zucchero è associato non solo a numerose patologie già conosciute (obesità, diabete, malattie cardiovascolari), ma anche, grazie a questa nuova scoperta, al tessuto epatico.