pesce crudo in allattamento

Pesce crudo in gravidanza: quali sono i pericoli

Pesce crudo in gravidanza

Mangiare pesce crudo in gravidanza è sconsigliato ma non proibito. La donna infatti deve conoscere quali sono i rischi di mangiare in gravidanza del cibo non cotto e scegliere autonomamente. Infatti, se non ben cotti, gli alimenti possono dare vita a problematiche al fegato o gastro-intestinali, capaci di mettere a repentaglio la salute del nascituro; sono molto frequenti, infatti, le infezioni parassitarie. Esse oltrepassano la barriera placentare causando aborto, anemia e/o malnutrizione per mamma e feto. Pertanto, il sushi in gravidanza non è inserito tra gli alimenti sicuri, sebbene il pesce venga abbattuto e quindi privato dei normali parassiti, in particolare di anisakidosi. Il pesce abbattuto è quello che viene sottoposto a un congelamento non superiore a -20 gradi per almeno 24 ore; in caso contrario il sushi fa male perché lede la mucosa gastrica scatenando la sintomatologia tipica di un’intossicazione alimentare. Quindi, quale pesce mangiare in gravidanza? Tutto quello che viene cotto, e in particolare i tipi di pesce da mangiare sono: branzini, orate, sogliole, alici, sarde, cefali, merluzzi, trote, naselli; si sconsigliano tonno e pesce spada perché eccessivamente ricchi di mercurio.

Toxoplasmosi

La toxoplasmosi è una patologia di origine parassitaria, causata da un protozoo di nome Toxoplasma Gondii. La toxo è, inoltre, una delle malattie più temute in gravidanza; il contagio avviene attraverso la verdura e la frutta non lavata, o la carne e il pesce non cotti. Non va dimenticato che il contagio può avvenire anche con le feci del gatto; a tal proposito è sempre meglio evitare di toccare la terra, o di cambiare la lettiera dell’animale senza guanti.

Toxoplasmosi sintomi

I sintomi della toxoplasmosi non sono specifici, ma facilmente identificabili anche con altre infezioni, e sono: febbre, linfonodi ingrossati, ittero senza o con fegato ingrossato, milza aumentata di volume e anemia. La cura per la toxoplasmosi è la terapia con spiramicina in gravidanza, e in generale si somministrano clindamicina o sulfadiazine.

Toxoplasmosi in gravidanza

Toxoplasmosi in gravidanza

Evitare di lavarsi le mani prima e dopo aver cucinato rientra tra le cose da non fare in gravidanza; prima ancora della terapia è fondamentale ricordarsi le comuni norme igieniche di prevenzione. L’esame della toxoplasmosi, o toxo test, è raccomandato a tutte le donne in gravidanza; esso va eseguito ogni 4-6 settimane, in caso di toxo negativa, poiché va monitorato un eventuale contagio.

Cosa mangiare in gravidanza

I cibi in gravidanza devono essere esaltati qualitativamente e non quantitativamente; è importante quindi mangiare sano, poco e spesso. Cosa si può mangiare in gravidanza? In gravidanza è bene attenersi alla piramide alimentare; quindi sempre meglio frutta e verdura, cereali, carne, pesce e uova. Saltuariamente è possibile concedersi dolci e qualcosa di fritto, ma stando attente all’eccessivo consumo di olio.

Cosa non mangiare in gravidanza

Gli alimenti vietati in gravidanza non sono molti. Cosa non si deve mangiare in gravidanza? Ad esempio cozze e vongole in gravidanza vanno evitate per il rischio di contrarre l’epatite A. Questi molluschi si nutrono di acqua di mare e assorbono sostanze nocive e agenti patogeni; se proprio non si riesce a farne a meno è opportuno curarne la cottura.

Cibi da evitare in gravidanza

Altri cibi vietati in gravidanza comprendono formaggi stagionati, latte non pastorizzato, yogurt vicino al periodo di scadenza o già aperto, e le uova non cotte e non fresche. Ricordare sempre di non mangiare per due ma due volte meglio.

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