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L’altalena insegna ai bambini a collaborare tra di loro

Imparare a collaborare e a comunicare grazie all’altalena. Follia? No, solo il risultato di una recente indagine pubblicata dall’Università di Washington sul Journal of Experimental Child Psychology. Lo studio, portato avanti dalla ricercatrice Tal-Chen Rabinowitch, ha dimostrato come il dondolarsi sull’altalena non sia solo un semplice momento ricreativo e divertente, ma una vera e propria scuola di vita.

L’altalena stimola la collaborazione: lo studio

Secondo quanto riportato da Ok Salute e Benessere, gli studiosi per arrivare a questo risultato hanno selezionato coppie di bambini di 4 anni, che non si erano mai visti prima di quel momento. Sono stati poi portati a giocare sull’altalena: alcuni sono stati invitati ad oscillare all’unisono, mentre altri potevano muoversi liberamente fuori tempo, e altri dovevano invece stare fermi sul loro seggiolino.

I risultati dell’indagine

Il risultato è stato palese: dei test successivi svolti appositamente da alcuni psicologi hanno dimostrato che i bambini più efficienti nel collaborare in coppia per raggiungere un obiettivo comune sono proprio quelli che avevano oscillato all’unisono sull’altalena. Non a caso, alla luce di questo risultato, i ricercatori suggeriscono a mamme e papà di spingere i propri figli a fare attività di gruppo basate sulla sincronia, attraverso la musica, la danza e il gioco.

L’importanza della sincronia

La sincronia aumenta la cooperazione” – ha spiega Tal-Chen Rabinowitch – “perché l’attenzione è volta a relazionarsi con un’altra persona, con gli stessi tempi. Per questo crediamo che potenzi le interazioni sociali in maniera positiva“.

Passo in avanti per lo studio dei comportamenti sociali

Già altri studi svolti in precedenza avevano evidenziato che il muoversi in sincronia migliorava i comportamenti sociali dei bambini, tra cui l’empatia, la condivisione e la disponibilità ad aiutare l’altro. Questa nuova indagine statunitense ha verificato che lo stesso risultato può essere ottenuto anche senza musica, ma solo con la sincronia dei movimenti.