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La gravidanza: tutto quello che bisogna sapere

La gravidanza

Quante volte ci siamo immaginate con il pancione? Interrogandoci su come sarebbe la nostra vita con un bambino. Ecco che finalmente arriva il giorno in cui sul test vediamo comparire le 2 linee rosse. Alla gioia immensa si unisce la sorpresa e l’incredulità per la vita che ha iniziati a crescere dentro di noi. Da questo momento la gravidanza ci accompagnerà a quel primo, indimenticabile abbraccio con il nostro bebè.

Dopo la visita ginecologica, durante la quale il medico conferma la gravidanza in corso, siamo invitate a recarci presso la Asl o il consultorio competente per territorio, per ritirare il libretto sanitario, in cui sono calendarizzate le visite e gli accertamenti necessari durante i 9 mesi.

Da questo momento la nostra vita cambierà completamente, non solo dal punto di vista ormonale e fisico, il nuovo ruolo che stiamo assumendo, comporterà una rinegoziazione del rapporto con il partner, con la famiglia di origine, oltre alla messa in discussione della sfera professionale.

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Gravidanza

Accertata la gravidanza, cerchiamo di informarci su tutto ciò che ci aspetta in questo periodo e, soprattutto, sulle fasi di crescita del bebè nel pancione. Se è la prima gravidanza il supporto di amiche già mamme sarà importante per tranquillizzarci su disagi, malumori e paure afferenti i cambiamenti che in questi nove mesi sconvolgeranno la nostra quotidianità.

Come comportarsi in gravidanza? Aspettare un bebè non è sinonimo di patologia. La donna può continuare a svolgere le normali attività a cui è abituata. Certo che una maggiore attenzione è necessaria per non mettere a rischio la propria salute e quella del piccino.

Alcuni lavori, in particolar modo, quelli che espongono il lavoratore al contatto con particolari sostanzi chimiche, o richiedono particolari posture o sforzi fisici, devono essere interrotti. In questi casi la donna, insieme al datore di lavoro può considerare la possibilità di usufruire dell’astensione anticipata per lavoro a rischio.

Per limitare i disagi tipici della gestazione, una regolare attività fisica, salvo diversa prescrizione medica, è indicata per prevenire o limitare la ritenzione idrica, che causa gonfiori alle gambe.

Il movimento facilita la digestione, rallentata dalla compressione dello stomaco, dovuta all’aumento del volume uterino e aiuta a non prendere troppo peso. Con il consenso del medico possiamo dedicarci a qualche sport, come ad esempio l’aquagym, lo yoga che hanno effetti positivi anche sull’umore.

Anche l’alimentazione ha un ruolo importante per mantenere lo stato di salute della mamma e del piccolino. Cibi freschi, con preferenza di frutta e verdura, cotti a vapore o con procedimenti che favoriscono il processo digestivo, aiuteranno la donna a limitare il mal di stomaco, i bruciori, o i reflussi gastrici che possono causare disagi durante l’arco della giornata.

Contro le fastidiose nausee che colpiscono soprattutto al mattino, i grissini o qualche biscotto allo zenzero arrecheranno giovamento.

Gravidanza settimana per settimana

Quali sono le modificazioni in gravidanza, settimana per settimana? Durante i primi giorni la donna, in genere, non lamenta alcun sintomo. L’unica variazione che può insospettirla è l’assenza del ciclo mestruale.

Dalla 5° settimana di gestazione aumenta, in modo significativo la Gonadotropina corionica umana, più nota come ormone Hcg, che comporta l’insorgenza di nausee. Per tutto il primo trimestre, stanchezza, spossatezza, sbalzi di umore, sono disagi dovuti all’aumento di ormoni quali estrogeni e progesterone.

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Dalla 12° settimana di gestazione, la pancia inizia ad arrotondarsi. Il bebè pesa 20 grammi e arriva ad una lunghezza di circa 6 centimetri.

Nelle settimane successive compare, sulla pancia, la linea nigra. Il seno è turgido, i capezzoli più sporgenti e le areole iniziano a scurirsi ed a dilatarsi.

Con la 14° settimana di gestazione, inizia il secondo trimestre. Ormai la pancia è evidente ed il bebè ha raddoppiato la sua lunghezza. La sonnolenza e la stanchezza ormai sono sparite, permettendo alla donna di sentirsi piena di energia. Molte coppie, in questo periodo, quando il rischio di aborto è ridotto, annunciano la lieta notizia a parenti ed amici.

L’utero aumenta il suo volume, comprimendo lo stomaco. Ciò può rallentare il processo digestivo. Fare piccoli pasti 5 volte al giorno può ridurre notevolmente questo disagio. Dalla 18° settimana di gestazione, la ritenzione idrica potrebbe causare gonfiore agli arti.

Anche il sonno notturno potrebbe essere disturbato dalla difficoltà di trovare la giusta posizione. Adagiare dei cuscini nella zone lombare e tra le gambe, può favorire il riposo.

Nelle settimane successive il bebè continua a crescere e finalmente puoi sentire i suoi movimenti. Inizialmente ti sembrerà che guizzi come un pesciolino, poi i calcetti ed i movimenti saranno sempre più evidenti. Iniziamo a preparare la camerina e l’occorrente per l’accudimento del piccino. Completini per il corredino saranno davvero regali graditi.

Dalla 28° settimana di gestazione il volume dell’utero solleva il diaframma femminile, modificando la respirazione della donna. In questo periodo frequentare il corso di accompagnamento al parto, presso il consultorio, aiuterà la donna a conoscere le fasi del parto, con esercizi mirati alla respirazione.

Il mal di schiena in gravidanza è sempre in agguato. Con il peso del pancione si modifica il baricentro della donna, causando dolori e contratture muscolari ed agli arti.

Se la donna ha optato per la donazione del sangue cordonale, in questo periodo può recarsi presso l’ospedale dove ha deciso di partorire, per il colloquio con il personale sanitario. Verrà informata della procedura e degli esami a cui sottoporsi per la donazione.

A fine gravidanza, oltre ai regolari controlli, il monitoraggio del battito fetale aiuterà il personale sanitario a controllare la situazione.