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Come mai il bambino chiede sempre perché? Ecco cosa fare

Come mai il bambino chiede sempre perché?

Intorno ai 2 anni e mezzo, il piccolino acquisisce una certa capacità di linguaggio e lo sviluppo motorio gli permette di esplorare il mondo circostante. Ciò gli permette l’accesso alla fase chiamata “del perché. Da un giorno all’altro, il bambino sembra incuriosito da tutte le azioni degli adulti che vivono accanto a lui, chiedendo spiegazioni su spiegazioni.

“Mamma perché stendi i panni?” “e perché sono bagnati?”… continuando insistentemente fino ad ottenere una risposta esaustiva a tutte le sue curiosità. Alcune domande, ammettiamolo, mettono in difficoltà noi genitori che, spesso, rimaniamo spiazzati senza saper cosa rispondere. Come affrontare al meglio questa fase?

In realtà il bambino con tutti i perché che ci rivolge, non sempre desidera una spiegazione dettagliata a ciò che sta accadendo. In un certo senso si “allena” ad esercitare questa nuova capacità di comunicazione, attraverso il linguaggio.

Attraverso questo nuovo strumento espressivo riesce a fare nuove esperienze, scoprendo ed esplorando ciò che attrae la sua attenzione.

Proprio la richiesta reiterata di spiegazioni, è motivo di stanchezza per gli adulti che cercano risposte che possano soddisfare prontamente la curiosità dei piccini. In realtà, spesso, il bambino con le sue domande cerca l’attenzione del genitore, coinvolgendolo nelle sue attività.

Prima di affannarci alla ricerca di mille risposte, magari potremmo cercare di capire perché il nostro piccolino ci rivolge tali domande. Qual è il suo bisogno? Ascoltandolo, prestando attenzione a quello che ci comunica, possiamo capire qual è la sua esigenza ed agire di conseguenza. Il bambino, ad esempio, può essere preoccupato per l’assenza della mamma. Chiederà, continuamente, all’adulto che si prende cura di lui, dove sia la mamma e quando tornerà.

Capire la paura che sta provando il piccino, ci permetterà di sintonizzarci con le sue emozioni, facendolo sentire capito e, quindi, rassicurato. Lui affronterà serenamente le fasi del processo evolutivo e noi cresceremo con lui, attraverso le sue “conquiste”.