cordone ombelicale

Clampaggio ritardato di 3 minuti riduce l’anemia nel neonato

Il taglio del cordone ombelicale è uno degli atti conclusivi e più emozionanti del parto. Molti si chiedono se è meglio reciderlo immediatamente oppure aspettare qualche minuto nel farlo. Secondo uno studio condotto dall’Università di Uppsala, in Svezia, sarebbe meglio il late clampingclampaggio ritardato – perché ridurrebbe il rischio di anemia nei neonati.

La ricerca è stata pubblicata online su JAMA Pediatric – sito web che si occupa del tema maternità – e conferma quanto sopracitato: il taglio del cordone ombelicale è meglio se ritardato di qualche minuto. Dolce Attesa riporta dettagliatamente come si è svolta la ricerca.

Taglio del cordone ombelicale meglio se ritardato: lo studio

L’indagine è stata condotta in Nepal ed ha visto come protagonisti 540 neonati divisi in due gruppi. Il primo gruppo comprendeva i neonati il cui clampaggio è avvenuto fino ad un massimo di un minuto dalla nascita. Il secondo gruppo, invece, vedeva i piccoli il cui taglio del cordone è avvenuto dai tre minuti in poi.

Proprio in quest’ultimo gruppo si è riscontrato un livello di anemia inferiore nei bambini tra gli otto ed i dodici mesi. Il ritardo del taglio del cordone almeno tre minuti, dunque rappresenterebbe una misura efficace e funzionale per ridurre l’anemia, soprattutto in un paese come il Nepal, ad alto rischio e sottosviluppato.

Clampaggio ritardato in Italia: parla l’esperto

Per quanto riguarda un possibile clampaggio ritardato nel nostro paese, si è espresso Enrico Ferrazzi, ginecologo e vicepresidente del Comitato Scientifico di ASM, l’Associazione per lo Studio delle Malformazioni. L’esperto si dice assolutamente convinto dell’efficacia del metodo, sottolineando come “l’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene già da qualche anno i vantaggi del clampaggio tardivo e raccomanda di aspettare da uno a tre minuti.

Secondo Ferrazzi: “il chirurgo deve sempre valutare questa possibilità, non solo in caso di parto naturale ma anche di taglio cesareo e, a maggior ragione, se il bambino nasce pretermine. L’unico caso in cui si rinuncia al clampaggio tardivo è quando c’è una situazione di emergenza”.