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5 cose che succedono quando si tiene il bambino in braccio

Tenere il bambino in braccio è quasi un “obbligo” per mamma e papà. Quando il piccolo ha bisogno di sicurezza e stabilità, cerca rifugio tra le braccia dei genitori. In particolare significa rispondere ad un suo bisogno fisiologico che e naturale, fondamentale per il benessere psicofisico del piccolo. Ma vi siete mai chieste cosa succede quando si tiene il bambino in braccio?

Cinque cose che succedono quando si tiene il bambino in braccio

1. Si infonde sicurezza e tranquillità al piccolo

In particolare nei primi tre anni di vita, il bambino ricerca il contatto fisico per sentirsi più tranquillo e sicuro. Attenzione però: come spiega Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale intervistata da Nostrofiglio.it, “il bimbo non è un pupazzo inerme privo di capacità ma è competente, si muove da solo verso l’indipendenza, secondo i suoi ritmi. Se cerca sempre la mamma quando è più grande, significa che gli è mancato qualcosa nel primo periodo della sua vita”. Accontentatelo allora prendendolo in braccio, ma non abusate.

2. Si accresce il contatto fisico mamma-figlio

Il bisogno di contatto fisico da parte del piccolo gli garantisce la sopravvivenza una volta uscito fuori dalla pancia della mamma. Si ritiene addirittura che il contatto pelle a pelle tra mamma e figlio in tenera età è per lui superiore al bisogno di nutrimento. Coccolatelo e accarezzatelo, fatelo sentire al sicuro in vostra presenza.

3. Si accresce la salute e l’intelligenza del piccolo

Secondo uno studio colombiano, il contatto fisico tra genitori e figli e il prenderli in braccio migliora la loro salute complessiva, offrendo loro più intelligenza, meno aggressività, impulsività e iperattività. Non solo: i benefici delle coccole in braccio, oltre ad essere palesi e manifesti, sono anche duraturi negli anni, coprendo un arco di tempo di addirittura un ventennio.

4. Si impara a interpretare il pianto del bambino

Quando il bimbo piange, si è solito prenderlo in braccio per tranquillizzarlo. Dovete però ricordare che il pianto è l’unico modo che loro hanno per dimostrare il disagio, o il dolore. Insomma, tutto ciò che lo rende triste, non tutto ciò che non lo accontenta. Prendendolo in braccio potrete anche imparare ad interpretare il loro pianto, e capire quando è giusto tranquillizzarlo e quando invece si tratta di un capriccio.

5. Lo si aiuta nel processo di digestione

Portato in braccio, con la sua pancia ben stretta contro quella della mamma, il bambino digerisce più facilmente. Il ruttino viene facilitato ed i problemi di reflusso e di coliche diminuiscono. Prendere il piccolo in braccio in queste situazioni significa dargli sollievo.