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Visite parenti neonato: perché evitarle nei primi 5 giorni dopo il parto

Sicuramente i primi giorni dopo la nascita del proprio bambino costituiscono delle giornate ricche di cambiamenti rispetto a quanto vissuto fino a qualche giorno prima, in cui il proprio bambino si trovava dentro di sé e, forse, era difficile realizzare quanto sarebbe stato bello, ma anche impegnativo, vivere una nuova realtà. È così che nei primi giorni le visite dei parenti dovrebbero essere ridotte al minimo indispensabile a meno che non siano i genitori stessi a richiederle o a sentirne la necessità.

Perché tutto questo? Semplicemente perché il bambino, così come i genitori, ha la necessità di adattarsi lentamente e di imparare a vivere in questa nuova quotidianità, senza disturbi eccessivi dall’ambiente esterno.

La donna nei primi giorni di vita del suo bambino vive fisicamente una riduzione dei livelli ormonali (estrogeni e progesterone) ed è per questo che il rischio dell’insorgenza di stati depressivi (come il baby blues o la depressione post partum) non è da sottovalutare, anzi chi sta intorno e dovrebbe proteggere lei e chi le sta intorno. La mamma deve anche imparare a conoscere i ritmi del proprio bambino e dell’ allattamento, spesso uno delle più grandi difficoltà della mamma: avere troppe persone intorno, per quanto propri cari e a cui si vuole bene, potrebbe essere un motivo in più di ansia.

Famiglia a casa

Questi sono momenti in cui la famiglia inizia lentamente a creare uno spazio intorno a sé, che non è più quello ospedaliero ma è quello della propria dimora, ed è per questo che forse poco importa una casa troppo disordinata, ma è importantissimo invece che i genitori e il nuovo bambino si stiano adattando a tutti i nuovi ritmi. Troppe visite, troppi parenti e troppi amici riducono il tempo per dormire, per rilassarsi, per l’intimità e per conoscersi.


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Allora, un consiglio per tutti i parenti e amici: i primi 5 giorni sono quelli più preziosi per una nuova famiglia ed è per questo che limitare le visite in questi giorni rappresenterebbe un motivo in più di benessere. Invece. Se la visita non può essere rimandata è opportuno cercare di avvisare preventivamente i genitori, limitando le visite in orari in cui la famiglia non svolge particolari attività.