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Scollamento membrane: cosa significa

Scollamento membrane

Con scollamento delle membrane s’intende descrivere un metodo d’induzione del parto , può essere considerata una manovra vera e propria che l’ostetrica o il medico specialista fa a livello del collo dell’utero, nel corso di una visita ostetrica, per indurre l’insorgenza del travagli attivo oppure accelerarne uno in corso che procede troppo lentamente, nella maniera più naturale possibile (rispetto gli altri metodi di induzione del parto).

Tale manovra consente di scollare in maniera meccanica le membrane amnicoriali dalla superficie interna del collo dell’utero, dove sono adese ad esso. Si opta per questa procedura in genere quando è necessaria una stimolazione del parto, nel caso in cui la gravidanza giunga al termine ed il travaglio non si avvia spontaneamente, in questo modo non si fa altro che stimolare le contrazioni in maniera attiva.

La stimolazione del parto si verifica, fondamentalmente, in base ad un meccanismo molto semplice che consiste nel far rilasciare allo stesso organismo materno delle prostaglandine, che in maniera del tutto naturale possono essere utili per innescare o accelerare il travaglio di parto.

Parto indotto

In maniera generale, le condizioni che possono fare da input per l’utilizzo di manovre specifiche per indurre il parto, sono: gravidanza oltre il termine (motivo per cui in molte strutture italiane, oltre le 41 ws compiute di gestazione si propone l’induzione del travaglio alla donna), rottura delle membrane prima dell’inizio del travaglio, riduzione della quantità del liquido amniotico, patologie fetali o patologie materne come ad esempio l’ipertensione oppure il diabete.

scollamento membrane

Induzione del parto

Per indurre un travaglio in genere vengono utilizzati metodi farmacologici, sotto forma di dispositivi come garzine, gel, compresse o quant’altro che contengono prostaglandine sintetiche, che hanno lo scopo di agire come quelle che naturalmente vengono prodotte dall’organismo materno quando si innesca spontaneamente un travaglio. Lo scollamento delle membrane è una pratica naturale che viene utilizzata prima di ricorrere ai metodi farmacologici di induzione.

Dolori parto

Una volta indotto il travaglio di parto le contrazioni che si presentano originano dal fisiologico alternarsi di ossitocina ed endorfine a livello dell’organismo materno, che determinano l’alternarsi di contrazioni e pause, tipiche di un normale travaglio. Nonostante sia un meccanismo del tutto naturale, a cui si da soltanto il “via” tramite le manovre di induzione, spesso si crede che il parto indotto sia più doloroso di quello che insorge naturalmente.

Questa percezione, manifestata da molte donne che hanno vissuto entrambe le esperienze, ovvero il travaglio iniziato spontaneamente ed il travaglio indotto farmacologicamente, è giustificata, perché a livello sensoriale è più complicato adattarsi e gestire un tipo di contrazioni che non iniziano gradualmente, ma che iniziano in maniera frequente e piuttosto incalzante.

L’unica differenza sta in questo, ed è normale che molte donne riscontrino una maggiore difficoltà nel gestire queste contrazioni rispetto a quelle di un travaglio che inizia e continua spontaneamente in cui da dolori sporadici e di bassa intensità si passa ad un travaglio attivo in maniera lenta e più facilmente gestibile, in quanto permette di abituarsi più gradualmente al momento del travaglio. E’ importante non scoraggiarsi, trovare il giusto modo di gestire il travaglio con l’aiuto dell’ostetrica che assiste il parto e concentrarsi sul lavoro che il proprio bambino sta facendo per nascere, collaborando con lui con il massimo delle proprie capacità fisiche ed emotive.